
Una squadra che non ha mollato
“I chilometri più duri sono quelli finali”, le parole di Mister Conte erano chiare già da qualche tempo. La città in questi giorni sembrava affrontare una antivigilia di Natale e Capodanno in contemporanea, dopo la sofferenza dei pareggi amari contro Parma e Genoa arriva.
La vittoria
Poi alle 22 e 49 del 23 maggio 2025, si è realizzato il sogno di tutti i tifosi napoletani: la gioia del 2-0 sul Cagliari, firmato da McTominay e Lukaku, è stata esplosione di emozioni in città.
Un unico punto fondamentale di distacco da un Inter stremata ma altamente competitiva.
Antonio Conte ed il Napoli hanno conquistato il titolo con 82 punti, frutto di 24 vittorie, 10 pareggi e soltanto 4 sconfitte. Il tecnico degli azzurri – squalificato, in panchina al suo posto il vice Stellini –ha vinto con il 4-3-3, conquistando l’atteso trofeo.
La Storia continua

Piccole ma grandi gioie che da bambini sognavamo nel nome dei grandi: Maradona, Careca, Giordano. Tifavamo allo stadio supportando i vari Caccia, Beto, Rincon, Cruz, Policano, Agostini. Aspettavamo con ansia, più un gol del Napoli che la befana e babbo Natale. Nei tornei scolastici di quartiere, tra uno scambio di figurine Panini e uno sfottò verso qualche tifoso avversario, indossavamo le magliette di questa squadra.
Poi la Serie B, la Serie C, i fallimenti, le rifondazioni, le coppe e le mancate occasioni. In un articolo scritto tempo fa, riferendomi alla scena di un film di Don Camillo e Peppone, scrissi che amare la propria squadra di calcio e seguirla non può che essere una moderna “Leggenda del Piave”.
(Il riferimento è rinvenibile nell’articolo sottostante):
I tifosi, nonostante le avversità hanno continuato a sostenere la loro squadra, anche nei momenti più bui, con una fede incrollabile che va oltre il semplice risultato sportivo.
È un attaccamento viscerale, una parte dell’identità stessa di un popolo che si riconosce in quei colori e in quella maglia.

Il Riscatto
Come scrissi nell’articolo dello Scudetto del 2023 ( suddetto link), non parliamo di riscatto sociale, non è questo. La gestione del Napoli Calcio e del relativo indotto finanziario potrebbe essere una sorta di esempio da seguire per un rilancio economico del territorio che possa essere indirizzato verso le “nostre” vere e reali vocazioni economiche, ovvero il turismo artistico, paesaggistico e culturale.
La nostra gioia non va raccontata come una buffa commedia, lo scudetto del Napoli rappresenta, seppur solo in ambito calcistico, un momento di unione, fratellanza di un popolo che con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, vive e spera, ma non solo.
Ora come allora, “oltre alle migliaia di tifosi presenti, il cuore di ogni napoletano che da tempo ha lasciato Napoli, per scelta, per costrizione, per rabbia, per amore, per lavoro, venerdì ha battuto all’unisono.“
Unione e speranza oltre il campo, Napoli, in fondo, è questo: un’eterna contraddizione che sa trasformare la speranza in realtà, e la passione in vittoria.
Missione compiuta.
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