I microrganismi costituiscono una parte vitale degli ecosistemi marini. Essi compongono oltre la metà della biomassa degli oceani e, attraverso la fotosintesi, assorbono circa un terzo dell’anidride carbonica emessa dalle attività umane. Tuttavia, l’eccessiva presenza di CO2 sta abbassando il pH oceanico, minacciando flora, fauna e le comunità di questi microrganismi. Questo rappresenta anche una minaccia per l’umanità, in quanto gli oceani sono il termometro della terra e preservare la loro salute è fondamentale quanto la nostra.
Il microbiota oceanico: un possibile indice di salute degli oceani
La ricerca sul microbiota oceanico, iniziata nel 1600 con le prime osservazioni di microrganismi acquatici, ha rivelato una diversità straordinaria, compresi batteri, archeobatteri, eucarioti unicellulari e virus marini. Progetti come Tara Oceans hanno identificato milioni di procarioti e micro-eucarioti, aprendo la strada per definire un indice di salute degli oceani. Questo indice potrebbe valutare la qualità dell’acqua, la biodiversità e il sequestro del carbonio, aiutando a contrastare le minacce ambientali e a ripristinare gli oceani, soprattutto nelle zone costiere più vulnerabili. Tuttavia, lo studio del microbiota oceanico deve considerare l’influenza di numerosi fattori ambientali e di elementi come sedimenti, barriere coralline e così via.
Applicazioni dei microrganismi marini
I microrganismi marini hanno dimostrato un enorme potenziale in vari settori, dalla medicina alla sostenibilità ambientale. Enzimi come la Salinosporamide A, derivata dal batterio marino Salinispora tropica, sono in fase sperimentale per il trattamento di diverse forme di cancro. Oppure la dolastatina antitumorale o Dolastatin, ormai consolidata come pratica terapeutica, deriva da una conchiglia di mare (Dolabella auricularia). Inoltre, i microrganismi contribuiscono alla creazione di soluzioni green, alla produzione di cibo attraverso la riproduzione di microalghe e al sequestro del carbonio.
Conclusioni
Nonostante i progressi nella ricerca, restano numerose sfide da affrontare, in primis il riscaldamento globale. Investire nella ricerca, alleggerire le restrizioni normative e promuovere la sostenibilità sono passi fondamentali per preservare questo ecosistema unico.