La lettera del Generale Luongo e il suo valore
Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Teo Luongo, ha scritto una lettera al personale dopo i recenti fatti di Olbia e Genova, dove quattro Carabinieri risultano indagati per omicidio colposo legato all’uso del taser.
Un testo che si distingue per il linguaggio diretto e concreto, lontano dalle consuete formule di circostanza, e che parla di “sostegno incondizionato” agli uomini e alle donne in divisa.
Un segnale di rottura e vicinanza reale
Le parole del Generale non rappresentano la solita solidarietà, ma un messaggio forte: il riconoscimento delle difficoltà quotidiane vissute dal personale.
Come ha sottolineato, in pochi istanti i Carabinieri possono trovarsi a dover decidere tra la tutela della pubblica incolumità e conseguenze che segnano profondamente le loro vite.
Il commento del SINAFI e la richiesta di collaborazione
La Segretaria Generale del SINAFI, Stefania Castricone, ha accolto con favore questo cambio di passo, ringraziando il Generale Luongo per un linguaggio di “rottura” e per aver aperto un dialogo costruttivo con i sindacati.
Il SINAFI ribadisce l’importanza di instaurare una collaborazione leale e moderna con l’Amministrazione, basata su ascolto e comprensione, e non più su logiche ormai superate.
Un impegno costante a favore dei militari
Il sindacato assicura che continuerà a farsi portavoce delle difficoltà vissute nei reparti e a rivendicare un sostegno incondizionato e concreto, affinché la vita lavorativa dei Finanzieri e delle Forze dell’ordine venga tutelata in ogni suo aspetto.
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