Antonella Cortese analizza il delitto di Racale con un approccio pedagogico e criminologico
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Il delitto di Racale e il grido ignorato: la proposta della “pedagogia del limite”

Quando un ragazzo di 21 anni uccide sua madre con un’ascia, come accaduto a Racale, la cronaca nera si tinge di una disperazione più profonda. La criminologa e pedagogista Antonella Cortese non guarda solo al gesto, ma alla sua radice emotiva e sociale: “Non si uccide la madre senza aver ucciso prima qualcosa dentro di sé.”

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