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a caval donato non si guarda in bocca
In buona sostanza è un invito ad essere gentili ed educati, soprattutto quando si è in presenza di un dono
A caval donato non si guarda in bocca è un proverbio tradizionale della lingua italiana, e deriva da una citazione latina dello scrittore, teologo e santo romano San Girolamo (Noli equi dentes inspicere donati il cui significato letterale è “non si devono guardare i denti del cavallo”).
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L’origine dell’espressione fa riferimento al fatto che l’età di un cavallo si giudica guardando lo stato della sua dentatura; in passato, possedere il cavallo era una vera e propria fonte di ricchezza, a prescindere dalla sua età; conseguentemente, il solo fatto di aver ricevuto un regalo del genere, doveva essere considerato sempre e comunque un grande privilegio.
In buona sostanza è un invito ad essere gentili ed educati, soprattutto quando si è in presenza di un dono: se si riceve un regalo lo si deve accettare senza far caso alla qualità e alle sue caratteristiche, dato che è la bontà del gesto stesso ad essere la cosa più importante.
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A caval donato non si guarda in bocca è un proverbio tradizionale della lingua italiana, e deriva da una citazione latina dello scrittore, teologo e santo romano San Girolamo (Noli equi dentes inspicere donati il cui significato letterale è “non si devono guardare i denti del cavallo”).