Il Reggae Pop dei Police: Reggatta De Blanc

Il Reggae Pop dei Police : Reggatta De Blanc
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Durata della lettura: 3 Minuti

Un’altra band avrebbe sentito una certa pressione dopo essersi goduta un debutto nella Top ten nel Regno Unito.

 Ma i Police erano determinati a proseguire il successo di Outlandos d’Amour.

Così Reggatta de Blanc , uscito il 2 ottobre 1979, fu inciso con canzoni “già a portata di mano” grazie ai tanti “take” frutto della creatività del momento, già registrati in precedenza.

 Sarebbe stato registrato in pochi giorni e con lo stesso produttore, contro le direttive dell’etichetta A&M Records.

Questo approccio regalò a Reggatta de Blanc un’atmosfera frizzante e brillante. Il risultato non solo confermò il loro nuovo posto nel firmamento rock, ma trasformò i Police in superstar. Sia “Message in a Bottle” che “Walking on the Moon” si confermarono, infatti, come successi britannici ai vertici delle classifiche.

Copertina del disco

Il Disco dei Police

Mentre velocità e potenza erano il carburante che caratterizzò il primo album dei Police, Regatta si sostenne su un groove più leggero;

I Police riempirono l’album con canzoni come “Bring on the Night” – con testi che erano parte del canzoniere dalla precedente band di Sting, Last Exit.

 La canzone, che verrà utilizzata anche come titolo per un successivo concerto di Sting, è una delle tante in cui il chitarrista Andy Summers fa un uso prominente della tecnica della plettrata col pollice.

“Ci sono certamente momenti in cui è bello suonare in questo modo”, confermava Andy Summers, “Non lo faccio tutto il tempo; dipende da cosa stai suonando. Certamente, mi piace sulle cose più lente “.

Una tecnica associata alla leggenda del jazz Wes Montgomery (tra i suoi rari utilizzatori ricordiamo anche Jeff Beck e John Abercrombie).

“Non ho la velocità rapida che aveva Wes – e penso che nessuno l’abbia mai avuto”, aggiunge Summers. “Il bello di suonare con il pollice sulle corde è che sei essenzialmente più “genuino”. “Non c’è davvero niente tra te e la chitarra” . 

The Police

Altra grande perla : “Does Everyone Stare” nato da un vecchio strumentale di Stewart Copeland

Senza dubbio il disco era la summa di tante esperienze ed idee artistiche che il gruppo aveva elaborato nel corso della propria carriera musicale sino a quel momento.

Anche “The Bed’s Too Big Without You” proveniva dal repertorio dei Last Exit. “No Time This Time”, che chiudeva la Reggatta de Blanc, era apparso in precedenza come lato B di “So Lonely”. 

E dulcis in fundo ricordiamo che la title track scritta dalla band nacque dalle loro estese esibizioni dal vivo di “Can’t Stand Losing You”.

La ventata fresca di pop, rock e reggae importato in Europa dalla Giamaica di Reggatta de Blanc balzò fuori dagli altoparlanti, scalando le classifiche, diventando il primo album dei Police;

 Numero uno nel Regno Unito e Top five in altri cinque paesi. 

I Police vinsero anche un Grammy come miglior strumentale rock proprio grazie alla title track. 

Conquistare l’America, dove Reggatta de Blanc arrivò al numero venticinque, richiedeva un po ‘più di tempo. 

Ma i Police stavano arrivando, il resto è Storia.

Un disco da ascoltare almeno una volta nella vita.

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Author: Stefano De Crescenzo

Napoletano classe 86 , musicista, dopo una laurea a pieni voti in economia presso l'Università degli studi di Napoli Federico II svolge il praticantato come dottore commercialista a Napoli proseguendo il suo percorso lavorativo in Emilia Romagna per svolgere la professione di consulente finanziario presso una grande azienda pubblica. Dopo quasi cinque anni (2014-19) ed una gavetta piena di storie ed umanità, dal 2019 ed attualmente lavora a Roma come Fiscalista presso la stessa azienda e consegue un master universitario di secondo livello. Appassionato di storia ,scienza, arte e cultura ma soprattutto di musica, si cimenta da sempre, nello studio professionale della chitarra con esibizioni dal vivo e registrazioni per artisti della scena musicale Napoletana ed Emiliana, partecipando a diversi concorsi e festival nazionali. Ufficiale Volontario del Corpo militare della Croce Rossa italiana, Socio Siedas, scopre da qualche tempo la bellezza della scrittura collaborando per testate e magazine online . Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania.