Intervista immaginaria a Dario Brunori dopo il concerto al Teatro dei Ruderi di Cirella

Ritratto immaginario di Dario Brunori seduto contro uno sfondo caldo e sfumato, con lo sguardo assorto e il testo “Intervista immaginaria a Brunori SAS” centrato in basso. Immagine promozionale per un articolo dedicato al concerto al Teatro dei Ruderi di Cirella.
Durata della lettura: 2 Minuti

Il Teatro dei Ruderi di Cirella ha ospitato una delle serate più emozionanti dell’estate calabrese: il concerto di Dario Brunori. Luci soffuse, mare in lontananza e un pubblico rapito dalle parole e dalle melodie del cantautore cosentino.

Peccato solo per un piccolo dettaglio: l’ufficio stampa non ha concesso accrediti alla nostra testata. Ma non ci siamo persi d’animo. Ecco a voi la nostra intervista immaginaria a Brunori, costruita con passione, ironia e un pizzico di fantasia.


L’intervista immaginaria a Dario Brunori

  • Giornalista (immaginario): Dario, bentornato nella tua terra. Che effetto ti fa cantare tra le rovine di Cirella?
  • Dario Brunori (immaginario): È come tornare a casa, ma con un pubblico che ti abbraccia con gli occhi. Cirella ha qualcosa di mistico. Cantare qui è come scrivere una lettera d’amore alla Calabria.
  • Giornalista: Il pubblico era visibilmente commosso durante “La verità”. Cosa ti emoziona di più quando la canti?
  • Brunori: Il silenzio che precede l’applauso. È lì che capisco che le parole hanno fatto centro. “La verità” è una canzone che mi mette a nudo, e quando la gente la canta con me, è come se ci spogliassimo insieme delle nostre paure.
  • Giornalista: Hai parlato spesso di nostalgia e radici. Quanto contano per te?
  • Brunori: Sono il mio carburante. Scrivo perché ho bisogno di ricordare, di restare legato a qualcosa che mi definisce. La nostalgia non è tristezza, è consapevolezza.
  • Giornalista: Se potessi scegliere un luogo dove suonare domani, quale sarebbe?
  • Brunori: Un piccolo bar di provincia, con dieci persone e una chitarra scordata. Lì la musica è vera, senza filtri.

Il concerto: tra poesia e verità

Il concerto al Teatro dei Ruderi è stato un viaggio tra i brani più amati di Brunori Sas: da Guardia ’82 a Per due che come noi, passando per Canzone contro la paura. Ogni nota sembrava cucita sul paesaggio, ogni parola un’eco tra le pietre antiche.

Perché un’intervista immaginaria?

Perché a volte la realtà non collabora, ma la passione sì. Nonostante l’assenza di accrediti, abbiamo voluto rendere omaggio a un artista che ha fatto della sincerità il suo marchio. Questa intervista immaginaria è un atto d’amore verso la musica, la Calabria e la libertà di raccontare.

Dario Brunori al Teatro dei Ruderi di Cirella ha regalato una serata indimenticabile. E anche se non abbiamo potuto parlargli davvero, abbiamo immaginato di farlo con il cuore. Perché la musica, come i sogni, non ha bisogno di permessi.

La foto del presente articolo è frutto della creazione tramite intelligenza artificiale – Copilot GPT-5


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Author: Domenico Pecora

Domenico Pecora, nasce a Cosenza nel 1966 e negli anni ottanta inizia a frequentare le prime radio e televisioni libere dove si alterna, fino al 1993, tra le conduzioni dei Tg e le riprese video collaborando anche con importanti network. Nel 1994 intraprende la professione bancaria ma non abbandona la sua passione principale ovvero la fotografia e tutto quello che ruota intorno a questo mondo. Dal 2019 segue sistematicamente eventi nazionali come il Giro d'Italia, il Festival di Sanremo ed alcune delle fashion week della moda italiana. Al suo attivo ha pubblicazioni fotografiche su importanti riviste internazionali come Vogue e CameraPixoPress.