La tappa 9 del Giro d’Italia si corre giorno 12 maggio 2024 con partenza da Avezzano ed arrivo a Napoli dopo 214 km.
Più forte dei terremoti e delle guerre che a più riprese l’anno devastata. Avezzano, con il suo patrimonio storico e culturale , è una cittadina che vale la pena scoprire senza fretta.
La capacità di ripartire ogni volta è testimoniata in primo luogo dal poderoso Castello Orsini, rinato a nuova vita dopo essere stato più volte ricostruito e ampliato, e oggi sede della Pinacoteca di Arte moderna ma anche di eventi e spettacoli.
Anche la grandiosa Cattedrale di San Bartolomeo Apostolo – detta anche Cattedrale dei Marsi – ha vissuto diverse traversie ma oggi spicca in tutta la sua bellezza in Piazza Risorgimento. Raccontano invece una storia antica Cunicoli dell’imperatore Claudio, notevole testimonianza del genio ingegneristico dei Romani.
Costruiti tra il 41 e il 52 d.C. per regolare il livello del lago Fucino e proteggere i paesi vicini dalle numerose inondazioni sono ancora oggi in parte visitabili.
Il percorso di gara sfiora quindi luoghi di fascino come Balsorano Vecchio, con il medievale Castello Piccolomini che incantò anche Alessandro Dumas figlio, che rimase particolarmente colpito dalle bellezze di questa fortezza, Sora e Posta Fibreno borgo antico nei cui pressi si distende il romantico Lago di Posta Fibreno.
La possente sagoma dell’Abbazia di Montecassino svetta sulla sommità di un colle ai cui piedi passano i corridori. Per i suiveur la deviazione per una visita è più che mai d’obbligo.
Si raggiunge il litorale della Campania all’altezza di Cellole, dove inizia la lunga volata vista mare verso il traguardo. Prima di arrivare, però, occorse fermarsi ad osservare il delizioso Lago Patria, uno dei bacini costieri più belli d’Italia nei cui pressi si trova anche il sito archeologico con i resti della città romana di Liternum.
Sono parecchie anche le occasioni di sosta anche nella zona del promontorio di Monte di Procida. Se i panorami fantastici sul Golfo di Napoli non bastano, ecco il Parco archeologico di Cuma, la più antica colonia Greca dell’Italia continentale (VIII sec. a.C.) posto sull’altura dell’antica l’Acropoli, oppure la suggestiva Casina Vanvitelliana di fronte a Bacoli.
Napoli festeggia l’arrivo del Giro celebrando la memoria di Fausto Coppi: la Carovana Rosa del Giro farà tappa a Caivano dove Faustino Coppi, il figlio del Campionissimo, si incontrerà con il pubblico per poi ricevere una targa commemorativa. Inoltre l’Associazione “Amici di Fausto Coppi” organizza una ciclo-pedalata passando nelle quattro località più legate al ricordo delle gesta di Coppi (Caserta, Napoli, Somma Vesuviana e Agerola), in ognuno dei quali In vi è un simbolo a lui dedicato.
Dopo l’arrivo della corsa si va quindi alla scoperta (o riscoperta) della città. Se il tempo a disposizione è poco bisogna, però, selezionare gli obiettivi. Che, in ordine sparso, potrebbero essere Piazza Plebiscito e Palazzo Reale, il Duomo di San Gennaro, Castel dell’Ovo, il Maschio Angioino, il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Monastero di Santa Chiara. Solo per iniziare.
Le informazioni tecniche della Tappa 9
Tappa con due parti separate. I primi 180 km sono di avvicinamento al finale impegnativo.
La prima parte si svolge prevalentemente su strade a scorrimento veloce in gran parte rettilinee intervallate da diverse gallerie.
Dopo aver affiancato la costa tirrenica si arriva alla zona di Monte di Procida dove si svolgono gli ultimi impegnativi chilometri. Le strade sono in buono stato, ma con carreggiata ristretta e con continui cambi di direzione e di pendenza.
Da segnalare dopo Torregaveta raggiunta Baia lo strappo repentino al 14% che porta a Lago Lucrino da dove si svolta per Pozzuoli, Posillipo da cui si scende con la lunga discesa di via Petrarca fino al centro cittadino e agli ultimi chilometri.
Ultimi 3 km perfettamente pianeggianti percorrendo via Dohrn e via Caracciolo verso est per effettuare un giro di boa attorno a una rotatoria all’ultimi km e ripercorrere via Caracciolo fino all’arrivo.
Rettilineo d’arrivo di 900 metri su asfalto, larghezza 9 metri.
La crono tabella della Tappa 9
La Maglia Rosa Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha vinto l’ottava tappa del Giro d’Italia 107, la Spoleto-Prati di Tivo di 152 km.
Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) e Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team).
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) rimane in Maglia Rosa di leader della classifica generale.
LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate e realizzate da CASTELLI.
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Jonathan Milan (Lidl-Trek)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
- Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike)
ORDINE D’ARRIVO
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – 152 km in 4h02’16”, media di 37.644 km/h
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) s.t.
3 – Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 2’40”
3 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 2’58”
Le dichiarazioni del vincitore di tappa
Il vincitore di tappa e Maglia Rosa Tadej Pogacar, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Non mi aspettavo affatto di vincere oggi. Come squadra abbiamo corso benissimo fin dall’inizio.
Rafal Majka ha fatto un ottimo lavoro in testa al gruppo Maglia Rosa. È fantastico vincere di nuovo qui a Prati di Tivo. Non appena abbiamo superato la prima salita di giornata, i miei compagni di squadra volevano che andassi a vincere la tappa.
Abbiamo già visto Dani Martinez fare ottimi piazzamenti quest’anno, ovviamente pensavo a lui come principale avversario, ma non è stato l’unico. Antonio Tiberi ci ha provato un paio di volte. Avevo più o meno tutto sotto controllo.
Spero che domani sia una giornata di relax, ma gli ultimi 50 km sono insidiosi, quindi dovrò rimanere concentrato fino a Napoli”.