SanRemo è SanRemo-Cronaca di uno show con Amadeus e Fiorello

sanremo-2020
Print Friendly, PDF & Email
Durata della lettura: 5 Minuti

Il Festival di Sanremo 2020, settantesima edizione con Amadeus e Fiorello

L’amore che arriva puntuale sullo stesso canale, tutti sperano nelle grandi novità, qualcuno invece ad alta voce esclamerà “che noia”.

Anche quest’anno tra generi dalla dubbia orecchiabilità e dal messaggio comunicativo abbastanza scarno come il Trap; tra il nuovo Indie (che di Indipendente oramai ha solo il nome) e  colpi di scena come il litigio tra Bugo e Morgan; tra vestiti eccentrici e social , tra facce vecchie e rispolverate per l’occasione,  tra il pop, il jazz , per circa una settimana il nostro festival, è stato al centro dell’attenzione mediatica del belpaese.

Diodato, si è affermato come vincitore del settantesimo Festival di Sanremo. 

Il cantautore di Aosta si aggiudica il premio con ‘Fai rumore’.

Secondo Francesco Gabbani con il singolo ‘Viceversa’, terzi i Pinguini Tattici Nucleari con ‘Ringo Starr’.

Non ce la fanno invece Piero Pelù con la canzone Gigante, inizialmente terzo in classifica, né Le Vibrazioni, che sembravano ad un passo dal podio.

Penultimo il discusso Junior Cally.

Sanremo
Il Festival di Amadeus e Fiorello con il vincitore Diodato

Il Festival di Amadeus e Fiorello è stato davvero da record e ha chiuso in bellezza, registrando il 60,6% di share.

Per trovare una percentuale più alta occorre tornare alla finale del festival del 2002, condotto da Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere.

Novità attesa di quest’anno, Diletta Leotta, già famosa e amata dai tifosi di tutta Italia per i suoi programmi in cui si occupa principalmente di calcio viene scelta da Amadeus per dimostrare di potersela cavare anche al di fuori dell’ambito sportivo.

Sono stati ospiti della prima serata gli attori Pierfrancesco FavinoKim Rossi Stuart e Claudio Santamaria.

Per quanto riguarda la musica, Al Bano-Romina ed Emma Marrone. Interessante e toccante il monologo di  Rula Jebreal, in difesa delle donne che subiscono violenze.

Il tema verrà ripreso anche da Gessica Notaro, la donna vittima del suo ex che le aveva sfigurato il volto con dell’acido.

Sanremo
Rula Jebreal

Ospiti della seconda serata i Ricchi e Poveri, riuniti nel loro quartetto originale – Angela Brambati, Angelo Sotgiu, Franco Gatti e Marina Occhiena; Zucchero , Gigi D’Alessio, le giornaliste Emma D’Aquino e Laura Chimenti, e la showgirl Sabrina Salerno.  

Per la Terza serata , sul palco Tiziano Ferro, Mika, Georgina Rodriguez (modella e fidanzata di Cristiano Ronaldo), Lewis Capaldi e il cast della serie tv “L’amica geniale”.  

Notevole l’impatto di Roberto Benigni che ha incentrato il suo lungo monologo sul “Cantico dei Cantici”, con l’esegesi e la recitazione della “canzone più bella del mondo” contenuta nella Bibbia.

L’attore e premio Oscar ha puntualizzato sul palco del Teatro Ariston che “non è stata mai cantata in televisione”.

Commozione e grande tributo anche per l’addio alla professione di Vincenzo Mollica, storico giornalista Rai. 

 Nella conduzione della quarta serata, Amadeus  è stato  accompagnato da Francesca Sofia Novello e Antonella Clerici, che hanno completato così il parterre delle donne fantastiche scelte per il festival 2020.  

Ospiti : GHALI, Gianna Nannini ,Dua Lipa.   

Serata lunga e ricca di emozioni, soprattutto per il giovanissimo Leo Gassmann vincitore della categoria Nuove Proposte, riuscito a conquistare l’Ariston con la sua Vai bene così .  

Sanremo
Leo Gassmann

Vero risvolto della serata è stata la squalifica di  Morgan e Bugo.

 Un colpo di scena.

Superata la mezzanotte, la coppia sale sul palco per l’esibizione e Morgan attacca a cantare un testo non concordato in cui fa riferimento alle “brutte intenzioni, le maleducazioni”, a “la brutta figura di ieri sera”, “la tua ingratitudine la tua arroganza”.

E ancora, canta Morgan, “fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa”, “cerco di fornire una forma d’arte”, “rispetta questo palco e rispetta chi ti ci ha portato”.  

Bugo lascia improvvisamente il palco e si scopre che le tensioni nel duetto andavano avanti da giorni vengono entrambe squalificati.

Morgan e Bugo

Un vero peccato perché la canzone del duo, probabilmente è stata la rivelazione più comunicativa e significativa dell’intero festival.

Dal punto di vista musicale, una miscela di New Wave anni 80 e sintetizzatori in stile Franco Battiato.

Bugo autore della canzone, tocca una tema raramente affrontato nella musica pop commerciale, ovvero “la disillusione della realtà”.

Il cantante infatti, di seguito , in un intervista  ha affermato :

Con Sincero racconto lo scarto tra le nostre ambizioni e la realtà. Poi arriva il ritornello che con quel volevo, verbo al passato, che smaschera la caduta del sogno. Adesso in particolare penso che il senso della canzone, comunque, sia uno: bisogna accettare che non tutti i sogni si possono avverare, l’importante è conservare la propria sincerità, essere ciò che si è.”

Per quanto riguarda la finale a Sanremo, al fianco di Amadeus, oltre a Fiorello e Tiziano Ferro, abbiamo ammirato tre delle dieci mangnifiche Co-conduttrici scelte da lui, ovvero: Francesca Sofia Novello, Diletta Leotta  e Sabrina Salerno.

Classifica finale

  1. Diodato
  2. Francesco Gabbani
  3. Pinguini Tattici Nucleari
  4. Le Vibrazioni
  5. Piero Pelù
  6. Tosca
  7. Elodie
  8. Achille Lauro
  9. Irene Grandi
  10. Rancore
  11. Raphael Gualazzi
  12. Levante
  13. Anastasio
  14. Alberto Urso
  15. Marco Masini
  16. Paolo Jannacci
  17. Rita Pavone
  18. Michele Zarrillo
  19. Enrico Nigiotti
  20. Giordana Angi
  21. Elettra Lamborghini
  22. Junior Cally
  23. Riki

 E leggendo alcuni nomi di questa classifica concludiamo invitandovi ad una piccola riflessione sul contenuto comunicativo del festival.

Per farvela breve, citiamo una parte del testo di una canzone scritta qualche anno fa da un giovane cantautore  indipendente dal nome d’arte “Ragazzo semplice”, in cui il soggetto del testo è la descrizione stilistica di un brano standard del festival.

“Sono semplicemente una canzone per San Remo, sarà quel che sarà ,grazie dei fiori e poi ce ne andremo”

Leggi altro di Stefano De Crescenzo

Author: Stefano De Crescenzo

Napoletano classe 86 , musicista, dopo una laurea a pieni voti in economia presso l'Università degli studi di Napoli Federico II svolge il praticantato come dottore commercialista a Napoli proseguendo il suo percorso lavorativo in Emilia Romagna per svolgere la professione di consulente finanziario presso una grande azienda pubblica. Dopo quasi cinque anni (2014-19) ed una gavetta piena di storie ed umanità, dal 2019 ed attualmente lavora a Roma come Fiscalista presso la stessa azienda e consegue un master universitario di secondo livello. Appassionato di storia ,scienza, arte e cultura ma soprattutto di musica, si cimenta da sempre, nello studio professionale della chitarra con esibizioni dal vivo e registrazioni per artisti della scena musicale Napoletana ed Emiliana, partecipando a diversi concorsi e festival nazionali. Ufficiale Volontario del Corpo militare della Croce Rossa italiana, Socio Siedas, scopre da qualche tempo la bellezza della scrittura collaborando per testate e magazine online . Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania.