The Marvelous Mrs. Maisel – la recensione

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Durata della lettura: 4 Minuti

The Marvelous Mrs. Maisel, una donna ebrea, fresca di divorzio, fa’ stand-up comedy nei locali di Brooklyn, aspirando ai palcoscenici dell’Upper East Side, nella New York degli anni ‘50.

Una trama potenzialmente pericolosa, ma che nelle mani giuste si è rivelata la ricetta per una delle migliori comedy degli ultimi anni. Le mani sono quelle di Amy Sherman-Palladino e la serie è la punta di diamante della piattaforma streaming di Prime Video: stiamo parlando di The Marvelous Mrs. Maisel. Questa serie è un gioiello e non potevo non farne la recensione!

Post in breve

The Marvelous Mrs. Maisel e la sua autrice

Il tocco di Palladino è evidente: dialoghi serrati, al limite della perdita di fiato, brillanti e ironici, cura per i dettagli, una protagonista dalla parlantina sciolta e con un rapporto conflittuale con i genitori (Lorelai Gilmore ne sa qualcosa) e un’atmosfera che coniuga comedy e musical alla perfezione.

Miriam ‘Midge’ Maisel (la bravissima Rachel Brosnahan) è la perfetta moglie e madre ebrea, sposata e con due figli con Joel Maisel, aspirante stand-up comedian di poco talento, che la lascia un giorno per la segretaria più giovane.

Nel momento di massimo sconforto, con la sua vita (sociale e non) a pezzi, Midge (ri)scopre di avere talento per raccontare a dei perfetti sconosciuti i disastri della sua vita e far ridere: scopre, insomma, di avere talento per la stand-up comedy.

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La perfetta Mrs. Maisel

Non sarà un momento felice, perché Midge ha allontanato Joel, ma lo ama e questo mondo nuovo, fatto di nottate nei bar e nei locali di New York a parlare sul palco la attrae,  ma la spaventa anche, perché la porta fuori dalla sua zona comfort e dalla buona opinione che avrebbero di lei i suoi genitori, il rabbino e la comunità tutta. Perché agli occhi di tutti loro, Midge vuole essere perfetta ed è questo il suo più grande difetto e punto debole: l’ossessione per la perfezione.

Palladino non lo nasconde, anzi lo pone lì in bella vista, davanti agli occhi di tutti. Midge è sempre impeccabile, dalla messa in piega, al trucco, agli abiti (stupendi) che seguono la moda di quegli anni, con tanto di borse e cappelli abbinati. Ma non è solo il suo aspetto: è un’ottima padrona di casa, cucina il suo famoso brisket anche su una barca, in tour con altri artisti.

Questa ossessiva ricerca della perfezione dice tanto su di lei, ma anche sulla condizione delle donne allora e ora, perché è innegabile che Midge sia soggetta alla maledizione della ‘super donna’, colei che riesce a mandare avanti casa, matrimonio e figli senza una sbavatura.

E sembra funzionare, finché nell’equazione non inserisci il divorzio, la solitudine e la scoperta di voler diventare una stand-up comedian. A quel punto, mantenere un grado di perfezione così alto e bilanciare ogni cosa può rivelarsi fatale.

Un personaggio unico

Pur essendo ispirata a commedianti reali, come Joan Rivers e Totie Fields, Midge Maisel è un personaggio unico e rivoluzionario, capace di portare sul palco delle stand- up comedy degli anni’50 i problemi e la condizione delle donne (i palchi dei locali notturni non erano il luogo ideale neppure per la presenza femminile, figuriamoci le problematiche) e parlare a ruota libera per liberare se stessa, ma non solo. Il suo è, non c’è bisogno di rimarcarlo, un percorso di rinascita e riscoperta di un talento che le permette di essere se stessa e dar voce ai bisogni che fino a quel momento non pensava neppure di avere.

Midge e The Marvelous Mrs. Maisel

Pur essendo la protagonista, Midge è affiancata dal altri comprimari che finiscono, talvolta, con il rubarle la scena e i cui archi narrativi sono altrettanto marvelous: parliamo, ad esempio, di Suzie, la sua manager scorbutica con cui Midge instaura un rapporto fatto di continue battute e gag esilaranti.

Midge e Suzie in una scena della terza stagione

Perché il bello della serie è che i momenti di Midge sul palco fanno ridere sul serio e Rachel Brosnahan dà il meglio di sé.

Tutto in Midge parla di straordinario, di meraviglioso, dall’allitterazione della ‘m’ nel titolo, al suo brio, al suo sorriso.E quando deve scegliere il nome con cui presentarsi al pubblico, sceglie quel Mrs. Maisel che le era stato tolto, ma di cui si è riappropriata e  sa che non è più solo la signora Maisel, è anche Midge, Miriam e mille altre sfumature di sé che la rendono The Marvelous Mrs. Maisel.

Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.