Vangelo e Meditazione della XIX Domenica del Tempo Ordinario Anno B

Vangelo e Meditazione della XIX Domenica del Tempo Ordinario Anno B
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Durata della lettura: 2 Minuti

Vangelo e Meditazione della XIX Domenica del Tempo Ordinario Anno B a cura di Don Giacomo Equestre.

Post in breve

Vangelo secondo Giovanni 6, 1-15

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.

In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?».

Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Parola del Signore

Commento al Vangelo

Mentre per le folle il problema intorno a Gesù riguardava l’esaudimento di alcune attese popolari sulla figura del messia, con i giudei il problema riguarda direttamente la persona di Gesù, la sua identità.

La perplessità mi sembra del tutto ragionevole: Gesù è il figlio di Giuseppe, un uomo che mangia, respira e dorme… come può dire di essere disceso dal cielo? Come può affermare di essere il pane della vita?

I giudei si fermano alla carne, non sanno guardare oltre. Il loro sguardo è miope, solo cercano conferme alle loro idee. L’Atteso è lì, a un passo, ma non lo riconoscono.
“Chi crede ha la vita eterna”. Il verbo è al presente, questo significa non si tratta di una promessa per il futuro, ma per l’oggi, per il presente. La vita eterna inizia ora, adesso. È la fede in Gesù che fa eterna la vita, che la riempie di quell’amore appassionato e sublime che ha il potere di rendere eterno ogni gesto e ogni pensiero. Lui, il pane della Vita, ci nutre di eternità, ci assimila alla sua vita, trasforma il nostro deserto in un angolo di cielo.

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Foto: Faccini P. sec. XVII, San Domenico. Vedi scheda

Author: Don Giacomo Equestre