Al via le riprese di “Dio non è solo”: viaggio nel presepe napoletano

Al via le riprese di "Dio non è solo": viaggio nel presepe napoletano
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Sono partite le riprese del documentario “Dio non è solo – il presepe napoletano” diretto da Giovanni Calvino e Sara Saetta. Il lavoro, scritto da Nicola Barile e prodotto da Giovanni Parisi per TILE Storytellers, si inserisce in una fitta schiera di celebrazioni in occasione dell’ottocentesimo anniversario dalla prima natività voluta da San Francesco d’Assisi a Greccio, nella notte di Natale del 1223.

Il documentario diretto da Giovanni Calvino e Sara Saetta, prodotto da Giovanni Parisi per TILE Storytellers, vede la partecipazione straordinaria di Peppe Barra.

Il documentario, oltre ad intervistare teologi, antropologi e massimi esperti dell’arte presepiale napoletana, si avvale della partecipazione straordinaria di Peppe Barra storico interprete del personaggio “Razzullo”.

Il lavoro nasce da un particolare assunto, ovvero raccontare l’evoluzione del presepe e come quella natività povera e scarna, rappresentata per la prima volta da San Francesco, si trasforma nei secoli e nelle tradizioni sino a diventare, nel Settecento napoletano, un posto affollato e chiassoso.

Nella città nella quale convivono religione e scaramanzia, devozione e paganesimo: nasce la grande tradizione del presepe napoletano. Da allora, la solitudine della nascita del Figlio dell’Uomo viene trasportata nel mondo contemporaneo e, nel presepe napoletano, Dio non è più solo.

Dopo le riprese al Politeama di Napoli, in cui questi giorni è di scena Peppe Barra con la Cantata dei Pastori, la troupe si sposterà al Museo di San Martino dove a prendere la parola saranno il direttore Francesco Delizia e le magnifiche statuine della collezione Cuciniello.

Le musiche originali sono di Valerio Minicillo e la direzione della fotografia di Aronica Cirillo.

Author: Angelo Cannavacciuolo

Giornalista Pubblicista dal 2018 e Direttore responsabile della testata online OMNIADIGITALE dal 2019. Scrive per imparare, per ricordare, per esprimere, per raccontare, per informare e per sentire quel brivido di vita che solo la scrittura e poche altre cose possono dare.