Apice la città fantasma in provincia di Benevento fu abbandonato da tutta la popolazione dopo due terremoti, quello del 1962 e quello più vicino alla nostra memoria del 1980.
Il sindaco del post terremoto decise di ricostruire il paese a pochi chilometri di distanza, non avendo la possibilità ovviamente sufficiente risorse economiche per ricostruirlo.
I tecnici che furono inviati dal Ministero dei Lavori Pubblici, già post terremoto del 1962, nelle relazioni scrissero che il pericolo di crollo era elevatissimo, per cui se ne ordinò l’evacuazione immediata e gli abitanti furono costretti a lasciare le proprie abitazioni trasferendosi nel nuovo paese della ricostruzione Apice Nuova, posto sulla collina di fronte.
Poi a seguito del terremoto del 1980 il paese venne abbondonato completamente anche dagli ultimi irriducibili che a loro rischio ancora vivevano tra baracche e case pericolanti.
Oggi tutto il paese risulta transennato divenendo difatti un museo a cielo aperto, “la città fantasma”.
Tutto è rimasto come lo era diventato ed abitato nel dopo terremoto: illuminazione pubblica, strade, negozi con insegne, il bar con le bottiglie negli scaffali e il bancone ancora intatto, un parrucchiere con le poltrone per i clienti.
In alcuni palazzi, all’interno dei propri cortili, si trovano parcheggiate ancora auto, ormai diventate d’epoca.
Quasi in tutte le abitazioni si possono vedere ancora attaccate a finestre e balconi tende penzolanti.
Nonostante che siano case rurali, ci sono anche palazzi (massimo due piani) con soffitti affrescati e pareti con carta da parati, ancora in ottimo stato.
Tutte le abitazioni sono testimonianze della vita che fu in questo paese.
Le cucine, quasi tutte fatte in muratura con il mobilio tipico degli anni ‘60.
Nella nostra visita abbiamo raccolto qualche testimonianza degli abitanti di Apice Nuova, ci hanno detto che sono decenni che si presentano progetti per il recupero di questi luoghi ma al momento ancora nessuno è stato finanziato.
Allora spazio alla creatività di appassionati di fotografia e video che si alternano in questo luogo ad immortalare le memorie di Apice, la città fantasma.
Le foto sono state scattate da Salvatore De Rosa, clicca qui e visita il sito