I rifiuti, vanno in campagna

I rifiuti, vanno in campagna…
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Post in breve

Storie di smaltimenti illegali

Era il Febbraio del 2013 quando fu siglato il “Patto per la Terra dei Fuochi“, contro lo sversamento di rifiuti, tossici ed industriali.

I Sindaci di cinquantacinque comuni racchiusi tra la provincia di Napoli e quella di Caserta, firmarono un importante documento.

Un accordo voluto fortemente dalle associazioni ambientaliste, siglato tra il Ministero degli Interni, la Regione Campania e le Province sopra menzionate.

Il Patto fu siglato anche dalle ASL, dall’ANCI, dall’ARPA, da Legambiente, il FAI ed i medici dell’ ISDE, e anche dalla Protezione Civile e le Guardie Ambientali.

Una quantità enorme di persone si assunsero, una grande responsabilità.

Quella di vigilare, di controllare, di preservare ma soprattutto di evitare l’abbandono sconsiderato dei rifiuti, dei materiali di risulta dell’edilizia, i materiali di scarto del tessile e del calzaturiero, i resti delle lavorazioni artigianali effettuate in regime di evasione fiscale.

Il lavoro sommerso

Il famoso lavoro sommerso, il lavoro nero, quello che produce tanti oggetti contraffatti, quel lavoro che non si vede ma si vende.

La produzione di tanti oggetti di moda che costano meno della metà degli originali ma provocano tanti danni, all’economia, all’ambiente, alla salute.

Purtroppo è proprio così, perché lavorando materiali di scarsa qualità, nei garage, negli scantinati e non pagando le tasse, si fanno danni a tutti, nessuno escluso.

Rifiuti abbandonati nelle campagne in provincia di Caserta

I rifiuti

I rifiuti che vengono scaricati nelle campagne, a qualsiasi ora del giorno e della notte, spesso vengono dati alle fiamme rilasciando nell’aria gas nocivi, come la diossina.

Tanto i controlli, lasciati sulla carta di quel famoso “Patto” sono pochi, quasi inesistenti.

Sulla “Terra dei Fuochi” si è detto e scritto tanto e se a distanza di molti anni siamo ancora qui a parlarne, vuol dire che qualcosa non ha funzionato.

Magari se i droni usati durante il lock down della pandemia per il COVID-19 fossero usati per altro tipo di vigilanza, avremmo meno danni e più benefici per tutti.

Fonti:

Foto di Salvatore De Rosa

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Author: Tammaro Landolfo (Marino)

Nasce a Napoli, nel mese di Aprile del 1972. Ha conseguito studi in Elettronica ed è impiegato nel settore delle Telecomunicazioni. Ambientalista convinto, è impegnato da oltre quattordici anni nelle battaglie contro gli svernamenti illegali ed i roghi tossici in " TERRA DEI FUOCHI". Dedica molto del suo tempo libero alla Cittadinanza Attiva, organizzando incontri, manifestazioni ed eventi per sensibilizzare l'opinione pubblica. Ha dato vita a vari Comitati Cittadini, ed è il Fondatore ed il Presidente in carica dell'Associazione " BICI PER LA CITTA’". Di conseguenza ama la Bicicletta e la usa come mezzo di locomozione per i piccoli spostamenti in Città. Non per altro la manifestazione più importante nata da una sua idea, è la " BICI IN CITTA' ", una pedalata ecologica che si tiene due volte l'anno a Frattamaggiore (Na). Le altre passioni sono il raccontare le proprie escursioni, i suoi viaggi o semplicemente le scene di vita mentre accadono, attraverso la fotografia e la scrittura di articoli. Per cui ha deciso di collaborare con la nostra testata per un periodo lungo e si spera proficuo.