Riccardo Muti ritorna a Napoli con la Chicago Symphony Orchestra

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Napoli. Il 19 gennaio 2020 sarà la prima data del tour italiano di Riccardo Muti con la Chicago Symphony Orchestra, al teatro San Carlo di Napoli per il Concerto Sinfonico di apertura della stagione 2020 e il primo di una serie, in cui il maestro festeggerà il decimo anno di direzione musicale di una delle orchestre più importanti del panorama musicale.

Napoli ritrova il “suo” direttore d’orchestra, in uno dei teatri più antichi e prestigiosi del mondo, un binomio tutto partenopeo.

Riccardo Muti, da sempre impegnato nell’insegnamento ,nella divulgazione dell’opera italiana e della  musica classica, ha il merito di aver aperto, nella sua lunga carriera, le prove dei suoi concerti  a giovani, anziani e lavoratori portando la musica in qualsiasi luogo.

La Prima tappa in città,infatti vedrà impegnato il direttore d’orchestra nel  penitenziario di Nisida, dove regalerà brani musicali ai giovani detenuti, in cui suoneranno tre solisti dell’Orchestra di Chicago, tre eccellenze mondiali nel loro campo flauto, tromba, tuba.

Afferma il maestro <<voglio anche mostrare agli americani cosa è Napoli, il piccolo paradiso di Nisida, un luogo magico dove Donizetti ambientò un’opera praticamente sconosciuta, L’Ange de Nisida, un luogo in cui sembra sorgesse la villa romana dove Bruto organizzò la congiura contro Cesare.

Ora qui i nostri giovani, in un primo tempo portati sulla cattiva strada da una società sbagliata, vengono supportati per poter dare, una volta fuori, il loro contributo con la loro intelligenza e la loro sensibilità.

Perché cambiare si può e si deve».

muti
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Proseguirà in serata al San Carlo il tour del maestro, in cui l’atmosfera si prospetta come per una serata di gran Gala: biglietti esauriti da mesi, una forte presenza di pubblico internazionale e un parterre in cui sono attesi, tra gli altri, i ministri Dario Franceschini e Gaetano Manfredi, il governatore De Luca, il sindaco de Magistris, il segretario generale del Mibact Salvo Nastasi e, ancora, l’attore Toni Servillo e, naturalmente, il sovrintendente Rosanna Purchia e il suo successore già designato Stéphane Lissner.

In programma due pagine intense: la Suite da “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokof’ev e la Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Antonín Dvorák.

Il tour europeo proseguirà a Firenze e a Milano, nei cui Lirici il maestro è stato direttore musicale, e ancora a Napoli: prima a novembre con un concerto con l’orchestra del San Carlo per musiche di Petr Il’ic Cajkovskij, Franz Schubert e Saverio Mercadante (ricorre il 150esimo anno dalla scomparsa) e nel 2021 con il “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart con la regia della figlia Chiara, formata alla scuola di Giorgio Strehler, che curò la messinscena del “Così fan tutte” nel 2018, attesissimo ritorno di Muti alla direzione di un titolo d’opera al Massimo napoletano dopo ben 34 anni.

E proprio in rifermento a Mozart ed al capoluogo Partenopeo, le parole di Muti suonano come una sinfonia a memento  : “Mozart scriveva che Una esibizione a Napoli vale più di cento in Germania. Napoli era una grande capitale e deve tornare ad essere tale perché ha tutte le carte in regola. Basta mettere un po’ da parte Gomorra e puntare sui tesori, lustrarli, farli vivere. Serve che le forze politiche della Campania si mettano a lavorare insieme, facciano rete per dar forza ad un patrimonio e a una storia che non hanno eguali, da Filangieri ai musicisti del Settecento, a Paisiello, Cimarosa, Jommelli, Leo.”

Sulla scia di queste parole ricordiamo gli auguri del maestro, al successore designato ai beni culturali Stephan Lissner” Gli faccio tanti auguri e se devo dargli un consiglio è quello di entrare nella storia del teatro e della città.

Il San Carlo poggia su una Napoli capitale della musica nel mondo.

Author: Stefano De Crescenzo

Napoletano classe 86 , musicista, dopo una laurea a pieni voti in economia presso l'Università degli studi di Napoli Federico II svolge il praticantato come dottore commercialista a Napoli proseguendo il suo percorso lavorativo in Emilia Romagna per svolgere la professione di consulente finanziario presso una grande azienda pubblica. Dopo quasi cinque anni (2014-19) ed una gavetta piena di storie ed umanità, dal 2019 ed attualmente lavora a Roma come Fiscalista presso la stessa azienda e consegue un master universitario di secondo livello. Appassionato di storia ,scienza, arte e cultura ma soprattutto di musica, si cimenta da sempre, nello studio professionale della chitarra con esibizioni dal vivo e registrazioni per artisti della scena musicale Napoletana ed Emiliana, partecipando a diversi concorsi e festival nazionali. Ufficiale Volontario del Corpo militare della Croce Rossa italiana, Socio Siedas, scopre da qualche tempo la bellezza della scrittura collaborando per testate e magazine online . Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania.