Candidato agli Oscar di quest’anno, Se succede qualcosa, vi voglio bene è un delicato e commovente corto Netflix sulla perdita e l’amore.
Se succede qualcosa, vi voglio bene: il dolore non ha colore
Scritto e diretto da Will McCormack e Michael Govier, Se succede qualcosa, vi voglio bene è il vincitore della sezione Miglior Corto Animato agli Oscar di quest’anno.
Nella nostra cultura il lutto assume, spesso, una codifica specifica, data dall’uso di termini per indicare e designare che tipo di perdita abbiamo subito. Perdere un genitore ci rende orfani/e, perdere un coniuge ci rende vedovi/e. Ma, nella nostra lingua non esiste un termine per definire la morte di un figlio e quando non riusciamo a dare un nome alle cose, spesso, significa che non possiamo affrontarle e superarle. Di fronte a un simile dolore, persino la lingua non può che tacere. Nel corto, la vita di Martha, una bambina, viene spezzata troppo presto a causa di una sparatoria avvenuta in una scuola. La sua esistenza è rivissuta attraverso gli occhi dei suoi genitori, attraverso piccoli pezzi di lei, della musica che ascoltava, dei suoi abiti, dei suoi hobby.
E se i suoi ricordi hanno colori vivaci, il resto dell’esistenza dei suoi genitori trascorre in un limbo silenzioso fatto di toni grigi, bianchi e neri. Quando sopraggiunge la morte improvvisa, tutto il nostro mondo si colora di nero e il silenzio diventa un compagno assordante. Ma Martha non desidera che i suoi genitori vivano distanti e così il suo spirito cerca di intervenire per ricongiungere una coppia spezzata dal lutto. E alla fine, la rinascita di questa famiglia avverrà in un bellissimo giardino fiorito. Perché, oltre ogni sofferenza, il richiamo alla vita è sempre più forte.
Un corto che denuncia la piaga delle armi negli Usa
Se succede qualcosa, vi voglio bene non è soltanto un corto di straordinaria bellezza e che tratta splendidamente un tema complesso. Ma è anche un manifesto di denuncia contro la piaga dilagante dell’uso delle armi negli USA. Martha, infatti, perde la vita nel corso di una sparatoria avvenuta a scuola e il titolo del corto è l’ultimo messaggio che invia ai suoi genitori.
Secondo il sito Everytown solo nel 2021, ci sono stati 18 incidenti che hanno coinvolto l’uso delle armi da fuoco nelle scuole statunitensi. In totale, i feriti sono 5 così come i morti. Ma Everytown si occupa di analizzare il fenomeno già dal 2013 e ha stabilito che i bambini americani sono esposti alla violenza delle armi da fuoco: ogni anno circa 3000 bambini sono vittime di sparatorie, mentre in media 15000, ogni anno, restano feriti. In generale sono 3 milioni di bambini che ogni anno rischiano la vita a causa dell’uso spregiudicato delle armi.
Ecco perché, di fronte a questi numeri, la presenza di un corto così importante riconosciuto e premiato agli Academy Awards 2021 indica una presa di coscienza sempre maggiore di un fenomeno che è una piaga da debellare, a ogni costo.