Vangelo e Meditazione dell XVII Domenica del Tempo Ordinario Anno B

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Durata della lettura: 2 Minuti

Vangelo e Meditazione dell XVII Domenica del Tempo Ordinario Anno B, a cura di Don Giacomo Equestre.

Post in breve

Vangelo secondo Giovanni 6, 1-15

In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?».

Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».

Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?».

Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Parola del Signore

Meditazione

Dividere per moltiplicare … è la matematica che il Maestro Gesù insegna ai suoi discepoli con questa lezione sul campo. La folla segue Gesù, affascinata e incoraggiata dalle sue parole ma soprattutto da quello che fa per i bisogni del prossimo. Gesù insegna infatti chi è Dio attraverso gesti di carità – “Dio è amore”.

Gli apostoli si fermano ad una constatazione realistica “Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo”. È la risposta che daremmo anche noi e non sbaglieremmo i calcoli. Ma è qui che la lezione di Gesù alla scuola del Vangelo, procede verso una soluzione diversa. I cinque pani e due pesci divisi diventano sufficienti per tutti, anzi ne avanzano 12 ceste. Quel che sembrava troppo poco se con-diviso può diventare molto di più per tutti. Dove non arriva la matematica classica, arriva la matematica della carità, dove più si divide più si moltiplica e c’è spazio e bene per tutti.

Di questa lezione di Gesù abbiamo bisogno anche noi oggi, in un mondo che è pieno di bisogni sempre nuovi, dove le povertà che ci circondano rischiano di chiuderci in una autodifesa che ha paura della condivisione e alza barriere.

Eppure la vita, se la guardiamo con uno sguardo di speranza e non di paura, ci insegna come spesso la condivisione, anche se difficile, ci aiuta reciprocamente.

Dividere per moltiplicare è la lezione che non possiamo perdere e che possiamo imparare solo se non rimaniamo nel campo delle ipotesi, dei ragionamenti astratti e delle chiacchiere, ma se la mettiamo in atto. E magari ci stupiremo quando vedremo che quel miracolo avviene anche nella nostra vita, quella vera.

Buona Domenica

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Foto: Ambito lombardo sec. XVI, San Giacomo Maggiore apostolo. Vedi scheda

Author: Don Giacomo Equestre