Vangelo e meditazione della IV^ DOMENICA DI PASQUA – ANNO C

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Vangelo e meditazione della IV^ DOMENICA DI PASQUA – ANNO C a cura di Don Giacomo Equestre.

Alle mie pecore io do la vita eterna

Dal Vangelo secondo Giovanni 10,27-30

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.

Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.

Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre.

Io e il Padre siamo una cosa sola».

Meditazione

I giudei non accettano la testimonianza divina delle opere compiute da Gesù perché non sono pecore di Cristo: le pecore di Cristo ascoltano la sua voce, i giudei invece non credono.

Le pecore di Gesù si trovano in mani sicure, perché sono custodite con cura dal Padre e dal Figlio, queste due persone che vivono in comunione e in intimità perfetta, come dice Gesù: “Io e il Padre siamo una cosa sola”.

In questo testo Giovanni pone sulla bocca di Gesù tre affermazioni che mettono in risalto l’identità delle pecore e le loro caratteristiche in rapporto a Cristo: ascoltano la sua voce, lo seguono e non periranno mai.

La qualità fondamentale di chi è aperto alla fede è anzitutto l’ascolto: “Chi ascolta la mia parola e crede in colui che mi ha mandato ha la vita eterna”. Chi ascolta il Maestro ha la vita e diventa suo confidente. E a sua volta è conosciuto da lui con una unione personale e profonda che si concretizza nell’amore. Ma l’ascolto implica il seguire Gesù, ed è azione e impegno.

Chi si fida di Gesù, che “ha parole di vita eterna”, gode dei beni messianici e porta frutti di vita duratura.
Inoltre chi lo segue sarà custodito da lui, nessun ladro lo potrà rapire e nessuna prova o persecuzione lo vincerà perché Gesù, cosciente della sua missione, lo custodisce e lo preserva dai pericoli nella sicurezza e nella pace.

Solo chi appartiene al gregge di Cristo riconosce nella sua parola la qualità di Messia e di buon Pastore, che agisce a nome del Padre, in unità di azione e di amore. Il credente, a differenza di colui che non è delle pecore di Cristo, sente vicino nella sua vita il Signore che gli dà sicurezza, perché in lui vede il Padre che gli dona la vita eterna, che è conoscenza del Padre e del Figlio.

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Vangelo tratto da Liturgia del giorno su chiesacattolica.it

Author: Don Giacomo Equestre