Vangelo e Meditazione della I Domenica di Quaresima Anno C

Vangelo e Meditazione della I Domenica di Quaresima Anno C
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Durata della lettura: 3 Minuti

Vangelo e Meditazione della I Domenica di Quaresima Anno C a cura di Don Giacomo Equestre.

Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo.

Dal Vangelo secondo Luca Lc 4,1-13

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Parola del Signore.

       

Meditazione

Anche quest’anno torna puntualmente la Quaresima che inizia col mercoledì delle ceneri.

L’anno liturgico conosce il grigio-cenere, unico colore che ci introdurrà poi nella zona celeste!

Perché coprirsi il capo di cenere, significava già nell’Antico Testamento, umiliarsi e senza umiltà non si passa dalla porta stretta, passaggio obbligato da varcare per entrare nella zona celeste.

Abbiamo iniziato dunque con il rito delle ceneri: ma cosa significa?

Ho sentito che predicatore imponendo le ceneri sulla fronte diceva che il tuo peccato sia ridotto in cenere.

Espressione che ci dice che non potremo mai andare così lontano dal Signore da non poter essere riacciuffati.

Per lontani che possiamo essere andati, Egli potrà sempre raggiungerci e ridurre in cenere qualsiasi peccato abbiamo fatto.

Ma a me piace molto anche la vecchia formula ricordati uomo che sei polvere e polvere ritornerai e quindi sbrigati a convertirti prima di essere ridotto in polvere. Questa è un’autentica martellata come dice don Tonino Bello nel passo seguente:

Cenere in testa e acqua sui piedi. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo.

Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala.

Pentimento e servizio. Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole.

Non c’è credente che non venga sedotto dal fascino di queste due prediche. Le altre, quelle fatte dai pulpiti, forse si dimenticano subito.

Queste, invece, no: perché espresse con i simboli, che parlano un linguaggio a lunga conservazione. È difficile sottrarsi all’urto di quella cenere.

Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine e si trasforma in un’autentica martellata quando ti dicono convertiti e credi al Vangelo.

Convertirsi significa anche respingere la tentazione. Come fa Gesù in questo Vangelo, che vince tre a zero contro il maligno. Attenti dunque alle cinque fasi della tentazione: la suggestione, il dialogo, la lotta, il consenso e il peccato.

Primo: mai accogliere la suggestione o immagine, mai dialogare con essa (se Eva non avesse ascoltato il tentatore, non sarebbe caduta).

Così non avrai bisogno di lottare contro e di resistere per non cadere.

Respingila nel nome di Gesù e vincerai nel suo nome.

Da soli è dura, ma con Lui la vittoria è sicura!

La grazia per fare il primo passo Dio ce la dà sempre, ma poi dobbiamo fare noi tanti piccoli passi per avanzare nella fede, nella speranza e nella carità.

Buona Quaresima dunque e lascio a voi contare i passi…

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Vangelo tratto da Liturgia del giorno su chiesacattolica.it

Author: Don Giacomo Equestre