Vangelo e Meditazione della XXXI DOMENICA DEL T. O. – ANNO C

Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.
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Durata della lettura: 3 Minuti

Vangelo e Meditazione della domenica a cura di Don Giacomo Equestre

Il Figlio dell’uomo era venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.

Dal Vangelo secondo Luca 19, 1-10

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura.

Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.

Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».

Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».

Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».

Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo.

Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Parola del Signore

Meditazione

Il vangelo ci riporta la conversione di Zaccheo.

Quest’uomo è una pecora perduta, è disprezzato, è uno “scomunicato”, perché è il capo dei pubblicani, amico dei  romani, un ladro e uno sfruttatore. 

Impedito dall’avvicinarsi a Gesù, probabilmente a motivo della sua cattiva fama, ed essendo piccolo di statura, Zaccheo si arrampica su un albero, per poter vedere il Maestro.

Zaccheo stesso non sa il senso profondo del suo gesto, nemmeno osa sperare che possa essere superata la distanza che lo separa dal Signore; si rassegna a vederlo solo di passaggio.

Ma Gesù, quando arriva vicino a quell’albero, lo chiama per nome: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».

Quell’uomo piccolo di statura, respinto da tutti è chiamato da Gesù.

E Gesù va nella casa di Zaccheo, suscitando le critiche di tutta la gente di Gerico che diceva: – Ma come? Con tutte le brave persone che ci sono in città, va a stare proprio da quel pubblicano? Sì, perché lui era perduto; e Gesù dice: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo».

In casa di Zaccheo, da quel giorno, entrò la gioia, entrò la pace, entrò la salvezza, entrò Gesù.

C’è questo dialogo meraviglioso: “Zaccheo, scendi: oggi vengo a casa tua”. A casa mia, Signore? Ma io sono …  Zaccheo, scendi! Signore ma questa gente …  Lascia stare, Zaccheo! Io sono colui che abbandona novantanove pecore nell’ovile e cerca la pecora smarrita: Io sono venuto per i peccatori.                

E Cristo entra nella casa di Zaccheo. E che cosa accadde in Zaccheo? Che cosa accadde nella casa del suo cuore? L’incontro vero con Cristo.

Zaccheo capisce il dono di Cristo, è sconvolto, perché tutto gli appare incredibile; Zaccheo capisce l’amore gratuito di Dio e si rende conto che l’Amore di Dio aspetta una risposta: una risposta d’amore!

E allora? Ecco la sua decisione:” Signore, io do la metà dei mie beni ai poveri e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”.

E la risposta di Cristo: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è il figlio di Abramo.

Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto.

“Dio ricorda”, sempre, non dimentica nessuno di quelli che ha creato; Lui è Padre, sempre in attesa vigile e amorevole di veder rinascere nel cuore del figlio il desiderio del ritorno a casa.

“Lasciamoci anche noi chiamare per nome da Gesù! Nel profondo del cuore, ascoltiamo la sua voce che ci dice: “Oggi devo fermarmi a casa tua”, cioè nel tuo cuore, nella tua vita.

Accogliamolo con gioia: Lui può cambiarci, può trasformare il nostro cuore, può liberarci dall’egoismo e fare della nostra vita un dono d’amore. Gesù può farlo; lasciati guardare da Gesù!”.

Anche per noi c’è l’incontro con Cristo Signore.

Una domanda: riesco a prendere una decisione vera di cambiare vita come ha fatto Zaccheo?

In questo senza scoraggiarsi …  il perdono di Dio dà la forza di cambiare il cuore e la vita.

Nulla è impossibile all’amore di Dio.

Archivo Meditazioni di Don Giacomo Equestre

Foto: Ambito lombardo sec. XVIII, Vocazione di Zaccheo

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Author: Don Giacomo Equestre