Un disco d’eccellenza: Automatic for the people dei R.E.M

Un disco d'eccellenza: Automatic for the people dei R.E.M
Print Friendly, PDF & Email
Durata della lettura: 4 Minuti

Molti critici considerano “Automatic For the People“il miglior album dei R.E.M.

Un sound meraviglioso e commovente mescolato a temi malinconici di disperazione e rabbia.

Contiene un set base di canzoni pop che risuonano con sfumature maestose grazie agli arrangiamenti di John Paul Jones (bassista dei Led Zeppelin).  Nel lontano 1992 Automatic for the people” ebbe il compito di comunicare ad un numero incredibile di ventenni “allo sbando” cosa stesse accadendo nel loro universo interiore e nella loro esistenza.

I R.E.M. regalarono un lavoro immerso, dalla prima all’ultima nota, in una malinconia ed una dolcezza infinita.

Copertina del disco

Per chi sta scrivendo questo articolo, “Automatic For The People” non è un solo un disco dei R.E.M, ma un posto senza spazio nè tempo, dove andare a visitare ricordi ed emozioni custodite gelosamente. Una sorta di luogo segreto in cui dimorano cose, immagini di persone, idee, speranze ed angosce.

Un ritiro introspettivo in cui i testi – tra i più belli scritti da Michael Stipe – assumono un piglio senza dubbio esistenzialista.

R.E.M

Il disco Automatic for the people dei R.E.M

Il senso dell’album è subito inquadrato con il brano di apertura “Drive”. Questa melodia cupa e acustica con voci fortemente riverberate e un tocco di fisarmonica sembra essere uscita da un disco di Neil Young.

“Try Not to Breathe” segue come una melodia acustica, ma molto più leggera e brillante dell’apertura, anche se i testi di Stipe sono abbastanza “dark” perchè narrano la situazione di una persona anziana che ha scelto di porre fine alla sua vita: l’immagine che si prospetta è quella dell’uomo, ormai deciso ad andarsene, che tenta dolcemente di consolare la persona amata che ha davanti.

 The Sidewinder Sleeps Tonight” interrompe bruscamente l’oscura atmosfera di “Try Not To Breathe”, traghettandoci in un mondo infantile di una vecchia canzone (“The lion sleeps tonight”, il leone s’è addormentato… ve la ricordate?)

La hit radiofonica “Everybody Hurts”(di cui ricordiamo il videoclip felliniano ispirato al film 8 e mezzo) contiene voci dolci e acute con romantiche progressioni di accordi del chitarrista Buck condite con temi di disperata speranza. Un messaggio puro, crudo e inequivocabile; un sublime, universale, compassionevole invito a non lasciarsi andare.

“New Orleans Instrumental No.1” è una divertente pausa musicale con piano elettrico e un groove di chitarra a note sostenute.

“Sweetness Follows” contiene un messaggio più etereo e confortante mentre “Monty Got a Raw Deal” è costruito come pezzo in pure stile R.E.M: canzone con un inizio folk acustico e l’aggiunta successiva di fisarmonica e mandolino.

“Ignoreland” è la canzone più rock dell’album, con forti chitarre fuzz, voci distorte di Stipe e intensa batteria di Berry, in cui il tema centrale è “l’ignoranza della società americana”.

“Star Me Kitten” è una melodia calma e lunatica, quasi psichedelica,  effetti synth e una chitarra solista melodica.

 “Man On The Moon” è  un’inno al comico Andy Kaufman . Quanto questo comico “sbandato” potesse piacere ai R.E.M. è evidente : lunatico, surreale, perennemente in lotta contro il potere e contro il mondo, Kaufman ha sempre rappresentato al meglio quello sguardo spietato ed ironico sulla vita che ha sempre marcato la “poetica” dei R.E.M.

“Nightswimming” non è semplicemente una canzone, è un “universo”.

Un brivido corre sulla pelle dalle prime note di pianoforte.  La“canzone perfetta”: personale ma di tutti, appartiene ad ognuno di noi ed a tutti coloro che “sentono” la vita nel senso più emotivo del verbo. Un brano che offre l’idea della nostalgia, del tempo e delle persone che passano.

La notte, una città deserta, un uomo alla guida di un auto. Le luci dei lampioni mostrano una foto sul cruscotto; è sicuramente la foto di una persona e quest’attimo in cui lo sguardo la cattura riporta il protagonista indietro nel tempo, in quella sera in cui si abbandonò ad un bagno notturno con lei. 

Dopo i ricordi di “Nightswimming”,l’album si conclude con “Find the River”, una bella ballata acustica con piano, violino, cori; canzone più tradizionale rispetto a gran parte del disco.

Automatic For the People è stato l’ennesimo in una serie di album di successo per R.E.M che ha raggiunto il numero due nelle classifiche degli album statunitensi ed ha prodotto ben sei singoli passati in radio.

Indispensabile per gli amanti del Rock.

Leggi altro di Stefano De Crescenzo

Author: Stefano De Crescenzo

Napoletano classe 86 , musicista, dopo una laurea a pieni voti in economia presso l'Università degli studi di Napoli Federico II svolge il praticantato come dottore commercialista a Napoli proseguendo il suo percorso lavorativo in Emilia Romagna per svolgere la professione di consulente finanziario presso una grande azienda pubblica. Dopo quasi cinque anni (2014-19) ed una gavetta piena di storie ed umanità, dal 2019 ed attualmente lavora a Roma come Fiscalista presso la stessa azienda e consegue un master universitario di secondo livello. Appassionato di storia ,scienza, arte e cultura ma soprattutto di musica, si cimenta da sempre, nello studio professionale della chitarra con esibizioni dal vivo e registrazioni per artisti della scena musicale Napoletana ed Emiliana, partecipando a diversi concorsi e festival nazionali. Ufficiale Volontario del Corpo militare della Croce Rossa italiana, Socio Siedas, scopre da qualche tempo la bellezza della scrittura collaborando per testate e magazine online . Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania.