
Giornata di studio
Cappella Sansevero continua a stupire. Nel corso delle ricerche per la realizzazione del progetto di catalogazione delle opere della Cappella Sansevero, sono venuti alla luce inediti documenti d’archivio che hanno permesso anche nuove attribuzioni di alcune opere.
L’esito di queste scoperte straordinarie verrà esposto nell’appuntamento di Martedì 27 maggio 2025, dalle ore 9:00 presso la Cappella Sansevero con ingresso gratuito ma prenotazione obbligatoria al seguente link: www.museosansevero.it.
Cappella Sansevero è tra i monumenti più noti e visitati di Napoli, ma anche il più enigmatico del barocco napoletano. L’appuntamento è una giornata di studio dal titolo “Per la Cappella Sansevero: nuove ricerche, nuovi strumenti”, dedicata ai recenti risultati della ricerca storico-artistica e alla presentazione del primo catalogo digitale interamente dedicato alla Cappella.
L’iniziativa si inserisce in un progetto di più ampio respiro volto a valorizzare un patrimonio che ha visto il coinvolgimento di università, istituti di ricerca e partner tecnologici con lo scopo di arricchire la conoscenza del mausoleo barocco.

Il Catalogo
Il catalogo che verrà presentato è il risultato di un progetto di ricerca pluriennale coordinato dal prof. Gianluca Forgione e che raccoglie 31 schede-saggio redatte da studiosi specialisti del Seicento e del Settecento (Luigi Coiro, Eleonora Loiodice, Sabrina Iorio, Augusto Russo e Mariano Saggiomo).
Le schede sono, inoltre, corredate da immagini ad altissima risoluzione delle opere, eseguite per l’occasione da Haltadefinizione s.r.l..
Il catalogo sarà pubblicato online nei prossimi mesi con l’obiettivo di digitalizzare il patrimonio della Cappella e renderlo accessibile a tutti.
Cappella Sansevero: le nuove scoperte
Le ricerche per la realizzazione del catalogo hanno portato alla luce inediti documenti d’archivio e hanno permesso nuove attribuzioni di alcune opere. Tra queste, l’attribuzione a Michelangelo Naccherino del monumento a Paolo di Sangro, secondo principe di Sansevero, e della scultura dell’Amor divino, fino a oggi ascritta a Francesco Queirolo.

Inoltre, è stato possibile ricostruire la fondazione e l’assetto della Cappella nei primi decenni del ‘600, prima che il principe Raimondo di Sangro la riorganizzasse secondo gusto e criteri del tutto personali, profondamente influenzati dal barocco romano.
Le ricerche, infine, si sono focalizzare anche sull’analisi del percorso artistico dello scultore Antonio Corradini e del pittore Giuseppe Pesce. Grande rilievo, verrà dato alla scoperta di un nuovo bozzetto in terracotta di Giuseppe Sanmartino, modellato in preparazione del famosissimo Cristo velato.
Programma
- – Maria Alessandra Masucci (Presidente del Museo Cappella Sansevero), Gianluca Forgione (Università degli Studi di Ferrara), Presentazione della giornata di studio e del progetto del catalogo digitale;
- Keynote lecture: Andrea Bacchi (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna), Il coronamento di una carriera europea: Antonio Corradini a Napoli;
- – Luigi Coiro (Università degli Studi di Napoli L’Orientale), Sabrina Iorio (il Cartastorie – Museo dell’Archivio Storico Banco di Napoli), Da Francesco Queirolo a Michelangelo Naccherino: il monumento di Paolo di Sangro, secondo principe di Sansevero;
- – Mariano Saggiomo (Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte), Fonti inedite sulla prima cappella Sansevero
- Coffee Break
- – Gianluca Forgione (Università degli Studi di Ferrara), Roma vista da Napoli: l’invenzione della Pietà
- – Augusto Russo (Università degli Studi di Napoli Federico II), Novità su Giuseppe Pesce, da Roma a Napoli
- – Riccardo Naldi (Università degli Studi di Napoli L’Orientale), I modelli in terracotta del Cristo velato, con una nuova proposta per Giuseppe Sanmartino
Cappella Sansevero è un’opera di incredibile fascino, uno scrigno d’arte misteriosa, abbellita con lavori di grandissimo pregio che troneggiano in un luogo ricco di mistero e leggende. Un appuntamento, quindi, da non perdere!
Foto di copertina, Giuseppe Sanmartino, Cristo Velato, foto di Raffaele Aquilante e Alessandro Scarano per 327Collective
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