Le donne in cammino sono affascinanti, non si lasciano tappare le ali, sono libere.
Che bello essere donna in cammino.
C’è qualcosa di magico che ci spinge a non fermarci, ad andare avanti, a lottare nonostante il cammino impervio.
C’è una luce negli occhi, un andare veloce, un desiderio di cambiamento.
Noi donne amiamo perderci, disorientare e disorientarci, cambiare strada e improvvisare.
Amiamo voltarci indietro e guardare da dove veniamo per capire dove vogliamo andare.
Ci piace smarrirci per ritrovarci e poi ci piace raccontare tutte le nostre svolte, i nostri labirinti, i nostri errori e incertezze.
Non sono mai certa della mia strada.
Non so mai bene da che parte andare.
Spesso, mi faccio dare una mano da chi mi sta vicino.
Chiedo aiuto, ho imparato a farlo nel modo giusto e ci è voluto tempo.
Però, sto lontana da chi proclama: “Io lo dico per te”, non mi piace quando gli altri si ergono a supervisori.
E poi, chi davvero ti vuole bene, spesso, fa e basta.
Intanto lo so, se mi perdo, sono io che mi devo salvare.
Nella vita è stato un po’ così, ho fatto un sacco di errori, perché, spesso, ho dato retta troppo al mio cuore e per timore di non farcela, mi sono affidata completamente agli altri.
Sbagliando.
Poi per magia, qualcosa scattava in me, il desiderio di farcela da sola, di non dimostrare niente a nessuno ma solo a me stessa che ero in grado di farcela da sola e così iniziava un nuovo cammino.
Sbagliando, agitandomi ma ogni volta mi dicevo, è mio, è la mia strada nel bene e nel male.
È la mia vita.
Miei sono gli errori, miei i progetti realizzati, quelli da realizzare.
Mio il presente.
Mio il futuro.
Ecco. L’ho capito tardi, si può sempre tornare indietro, dai fallimenti, dalle strade sbagliate.
Si può imparare quando inciampiamo o incontriamo i lupi nel bosco, perché succede.
Poi, però, si arriva in cima e quella cima, dopo tanto camminare, sappiamo che ci appartiene.
È nostra e di nessun altro.
Il panorama merita tutti gli errori, le deviate, la fatica e i passi lenti.
Il panorama merita il nostro impegno, l’ascolto del nostro cuore.
Che nessuno ci dica come dobbiamo percorrerla questa nostra strada.
E se sbagliamo pazienza.
Noi non smettiamo di camminare. Mai.
Le donne in cammino sono affascinanti, non si lasciano tappare le ali, sono libere.
Hanno raggiunto una certa maturità di pensiero e godono del sorriso di un bambino, di una carezza ricevuta come ringraziamento, di un bacio sulla guancia, di un ” ti voglio bene” sussurrato nell’orecchio.
Le donne in cammino sono semplicemente meravigliose.
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