Il tuo pacco è in arrivo, la truffa arriva via SMS

Il tuo pacco è in arrivo, la truffa arriva via SMS
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Un testo con un link da cliccare: “Il tuo pacco è in arrivo, sarà consegnato domani. Segui la spedizione”.

Oppure nel testo del messaggio viene indicato che “Il tuo pacco è stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione” oppure “Hai un pacco in attesa di consegna..“, in calce viene aggiunto il link truffa per consultare lo stato della spedizione e le indicazioni per sbloccare la consegna.

Un click e la truffa è consumata.

Le tecniche per sottrarre dati personali e soldi ai malcapitati (phishing) si fanno sempre più sottili ed il numero degli attacchi aumenta di numero.

Di solito gli attacchi di phishing (approfondisci) avvengono tramite email ingannevoli simili a quelle riscontrabili su siti web autorevoli (soprattutto banche, assicurazioni e poste), ma recentemente stanno aumentando le truffe di spear phishing che purtroppo sembrano avere un maggiore successo per i truffatori, si tratta in particolare di SMS ingannevoli (in gergo anche smishing) oppure semplici telefonate.

Negli ultimi mesi purtroppo è tornata a farsi sentire e mietere numerose vittime la truffa del pacco in consegna, che sembra purtroppo intramontabile.

Questo SMS truffa funziona particolarmente perché nell’era del mercato digitale le consegne sono praticamente giornaliere e quasi tutti riceviamo frequentemente dei pacchi da negozi o società di e-commerce.

Quindi le probabilità di attendere effettivamente un pacco aumentano, così come i rischi.

L’sms talvolta arriva proprio a chi sta davvero aspettando l’arrivo del corriere, magari dopo qualche giorno di inutile attesa.

Phishing per la truffa

E’ una particolare tipologia di truffa realizzata sulla rete Internet attraverso l’inganno degli utenti

Si concretizza principalmente attraverso messaggi di posta elettronica o SMS su cellulare ingannevoli.

Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l’utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati.

In realtà il sito a cui ci si collega è  stato artatamente allestito identico a quello originale.

Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.

Con la stessa finalità di carpire dati di accesso a servizi finanziari on-line o altri che richiedono una registrazione, un pericolo più subdolo arriva dall’utilizzo dei virus informatici.

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Author: Antonio Cannavacciuolo

Nasce a Napoli nel 2004 ed è “Nativo Digitale”. Diplomato in Informatica con il massimo dei voti, ha vissuto fin dalla nascita in simbiosi con le nuove tecnologie che sa usare intuitivamente, “senza sforzo”; questo è certamente dovuto alla grandissima esposizione che la nuova generazione ha fin dal proprio arrivo al mondo. A 5 anni pubblica in autonomia il suo primo video su Youtube e inizia a eseguire la formattazione dei computer per gli amici della famiglia. La passione del padre nella scrittura web lo spinge ad intraprendere una collaborazione con questa testata scrivendo di Tecnologia & Computer.