IoT in agricoltura: efficienza e sostenibilità nel Food System 5.0

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Durata della lettura: 3 Minuti

L’Internet delle Cose (IoT) sta trasformando l’agricoltura moderna. Consente ai produttori di ottimizzare le risorse e di prendere decisioni informate in tempo reale. Nel contesto del Food System 5.0, questa tecnologia gioca un ruolo chiave nel migliorare la sostenibilità e l’efficienza. Supporta un sistema alimentare più resiliente e consapevole.

Introduzione all’IoT in agricoltura

Dashboard di dati IoT per l’analisi in tempo reale delle condizioni agricole

L’IoT utilizza dispositivi connessi, come sensori e attuatori, per raccogliere dati da vari punti nelle colture e nei campi. Questi dati includono informazioni su umidità del suolo, condizioni atmosferiche, qualità dell’aria e livelli di nutrienti nel terreno. I dati raccolti vengono inviati a una piattaforma centrale per essere analizzati. Gli agricoltori ricevono così informazioni utili e in tempo reale su come gestire al meglio risorse come acqua e fertilizzanti.  

Vantaggi dell’IoT in agricoltura

L’implementazione dell’IoT in agricoltura porta una serie di benefici tangibili. Monitorare in modo preciso le condizioni dei campi consente agli agricoltori di applicare l’irrigazione in modo mirato, evitando eccessi o carenze e risparmiando acqua preziosa. Inoltre, l’uso efficiente dei fertilizzanti migliora la resa e riduce il rischio di contaminazione del suolo e delle acque circostanti, promuovendo una produzione sostenibile e a basso impatto ambientale.

Un altro vantaggio importante dell’IoT è la possibilità di automatizzare i processi agricoli. Grazie all’utilizzo di droni e robot agricoli, le operazioni nei campi diventano più precise e richiedono meno manodopera. Questo riduce i costi operativi e aumenta l’efficienza complessiva. La tecnologia IoT può anche supportare la gestione dei parassiti, poiché i sensori possono rilevare la presenza di infestazioni in modo tempestivo, consentendo un intervento mirato e riducendo l’uso di pesticidi.

L’IoT facilita anche la raccolta e l’analisi di dati storici. Ciò permette agli agricoltori di pianificare le colture in base alle tendenze passate e alle previsioni future, rendendo il processo decisionale più strategico. L’uso dei dati aiuta anche a migliorare la rotazione delle colture, mantenendo il terreno fertile e riducendo l’esaurimento delle risorse.

L’uso di IoT in colture come il riso e i pomodori ha ridotto gli sprechi di risorse fino al 30%, migliorando la produttività e riducendo i costi operativi. Questo approccio “smart” è un pilastro fondamentale per il Food System 5.0, che punta a minimizzare l’impatto ambientale senza compromettere la produzione.

Ad esempio, in alcune regioni dell’Italia, i sensori IoT vengono utilizzati per monitorare i livelli di umidità del suolo nelle colture di vite, garantendo che le piante ricevano la quantità ottimale di acqua. Questo non solo aumenta la qualità dell’uva, ma consente anche un uso più sostenibile delle risorse idriche. In altre parti del mondo, come in India, i sensori IoT sono utilizzati per monitorare le condizioni atmosferiche e ottimizzare i cicli di semina e raccolta, migliorando la resa dei raccolti.

Il futuro dell’IoT nel Food System 5.0

Nel contesto del Food System 5.0, l’IoT è una tecnologia abilitante che rafforza l’autosufficienza delle comunità agricole locali e incentiva l’uso di risorse rinnovabili e di pratiche sostenibili. Utilizzando l’IoT per ottimizzare la produzione, è possibile ridurre gli input energetici e migliorare la qualità dei raccolti, supportando la visione di un sistema alimentare orientato alla sostenibilità.

Con l’aumento della popolazione globale e le sfide del cambiamento climatico, una gestione agricola intelligente è cruciale. L’IoT è un alleato prezioso per consentire alle comunità agricole di adattarsi a condizioni mutevoli, mantenendo la produttività e garantendo l’approvvigionamento alimentare anche in situazioni difficili. L’adozione su larga scala di soluzioni IoT aiuta le aziende agricole e contribuisce a costruire un modello alimentare resiliente e innovativo.

L’integrazione dell’IoT con altre tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale (AI) e la blockchain, è il futuro del settore agricolo. L’AI può analizzare i dati raccolti dai sensori IoT per fornire previsioni accurate e suggerimenti sulle migliori pratiche agricole. La blockchain, invece, può garantire la tracciabilità e la trasparenza della filiera produttiva, assicurando che i consumatori abbiano accesso a informazioni accurate e verificabili sulla provenienza degli alimenti.

L’IoT rappresenta una delle innovazioni più promettenti per il futuro dell’agricoltura, fornendo strumenti per migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la resilienza del settore. L’adozione di queste tecnologie richiede investimenti e formazione, ma i benefici a lungo termine per gli agricoltori, l’ambiente e la società nel suo complesso sono innegabili. L’IoT offre agli agricoltori l’opportunità di trasformare le loro pratiche, contribuendo a un sistema alimentare più equo e sostenibile per tutti.

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Author: Alex Giordano

Alex Giordano Pioniere italiano della rete, è considerato uno dei principali esperti di Social Innovation, Agritech e Digital Transformation applicata al settore agroalimentare. È fondatore di Ninjamarketing ed è stato consulente di brand importanti come TIM, Google, Chicco, Tiscali, MTV, Diesel, Fiat, Cantine Antinori e molti altri sui temi della trasformazione digitale. È professore associato di Economia e gestione delle imprese presso l’Università Giustino Fortunato e docente di Marketing e Trasformazione Digitale 4.0 presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli, dove è responsabile scientifico del SocietingLAB, centro di ricerca-azione, divulgazione e facilitazione per la trasformazione digitale. È il fondatore di Rural Hub, primo incubatore di innovazione dedicato all’agricoltura nelle aree rurali e interne, e attraverso il progetto Rural Hack lavora alla diffusione dell’agritech per facilitare l’applicazione delle tecnologie 4.0 alle produzioni agricole di qualità caratteristiche del made in Italy. Autore di vari libri, tra i quali Marketing Non Convenzionale (Sole24Ore, 2007), Societing Reloaded (Egea, 2013), Societing 4.0: Oltre il marketing, una via mediterranea per la trasformazione digitale al tempo della pandemia (Egea, 2021), FoodSystem 5.0: Agritech | Dieta Mediterranea | Comunità ed è anche curatore dell’edizione italiana del Libro Bianco sulla Innovazione Sociale. Scrive abitualmente per diverse testate giornalistiche come il Sole 24 Ore, La Repubblica, Italia Oggi e ora anche su Omnia Digitale.