Olio cilento dop, la principale risorsa agricola del Cilento

Olio cilento dop, la principale risorsa agricola del Cilento
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L’olio cilento dop è stato definito tra i più buoni d’Italia perché gli elementi di tipicità sono dovuti a peculiarità climatiche, ambientali e territoriali.

Tra le popolazioni cilentane è fortemente radicata nella storia rurale la coltivazione dell’ulivo per cui alcuni olii prodotti portano il nome della località su cui sono coltivate le piane come Ogliastro Cilento, Sanza e altro.

La storia dell’ Olio del Cilento

La storia degli oliveti del Cilento è ultra millenaria, l’olio e l’olivo hanno per secoli caratterizzato la vita di questo territorio.

Si racconta che furono i coloni Focesi, una popolazione di origine greca, a introdurre la più antica delle varietà di olive da olio, la Pisciottana, coltivata in un primo tempo nella zona di Pisciotta, comune cilentano da cui deriva la denominazione di origine protetta.

A testimonianza della sua tipicità, la Pisciottana oltre il Cilento è praticamente assente in altre zone.

L’olivo cilentano, tra i templi di Paestum e le rovine di Velia, ha imposto la sua presenza anche ai grandi poeti italiani del passato, uno fra tutti Ungaretti in una sua lirica del 1933.

Inoltre, nel Cilento, ha condotto gli studi sulla Dieta Mediterranea il nutrizionista statunitense Ancel Keys e visse in questi luoghi, fino a tarda età.

Il celebre nutrizionista Keys, il padre della Dieta mediterranea, proprio all’olio di oliva attribuisce un ruolo principale nell’alimentazione, in quanto determina una riduzione del colesterolo serico, migliora la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e protegge l’organismo, con il suo corredo di sostanze fenoliche, da gravi alterazioni.

Le varietà

Nei 2500 anni di coltivazione questo olivo, inconfondibile per le sue gigantesche dimensioni, non trovano riscontro in nessun altra realtà olivicola italiana, si è diffuso tanto sul territorio cilentano da caratterizzare proprio il paesaggio, coprendo fino al 90% di alcune aree come ad esempio quella del Lambro e Mingardo.

Accanto alla Pisciottana sono presenti altre due varietà tipiche del salernitano, la Rotondella e l’Ogliarola, ma sono coltivate anche le varietà Frantoio, Salella e Leccino.

Il territorio dell’olio cilento dop

L’Olio Cilento dop è prodotto nei territori di 62 comuni, alcuni dei quali famose località turistiche come Palinuro, Agropoli, Paestum, Velia e Sapri.

L’intera area fa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un territorio incontaminato ricco di storia e bellezze paesaggistiche, dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco.

Rigoroso è il disciplinare di produzione, che impone che le olive vengano raccolte a mano e molite entro il secondo giorno dalla raccolta.

L’Olio Extravergine di Oliva Cilento dop è di colore giallo paglierino vivace ed intenso, spesso limpido, a volte velato.

Al naso risulta leggermente fruttato, con sentori di mela e foglia verde. Il gusto è tenue e delicato di oliva fresca, dolce e soltanto impercettibilmente dotato di note amare e piccanti.

È abbastanza fluido, il retrogusto può ricordare la nocciola e la mandorla.

Da provare come condimento della Parmigiana di Alici, piatto tipico della cucina cilentana, e con il pescato.

Registrazione e tutela

La Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) “Cilento” è stata riconosciuta con il Decreto regionale il 13 giugno 1997. Il riconoscimento nazionale è avvenuto con DM 6 agosto 1998 e pubblicato unitamente all’allegato Disciplinare di produzione.

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    Author: Pasquale Equestre

    Scrive articoli di food&beverages, eventi e tutto quanto fa cultura per passione. Sommelier AIS che collabora con noi anche nella scelta dei vini proposti in abbinamento al sano cibo italiano. Ogni volta che scrive un nuovo articolo, si immerge completamente nel tema, cercando di trovare i dettagli più interessanti e curiosi da condividere con i suoi lettori.