Cala il sipario del Premio San Gennaro World 2024 XII edizione, ideato e curato da Gianni Simioli, sul Sagrato del Duomo di Napoli giovedì 26 settembre. Ad affiancare Gianni Simioli nella conduzione il giovane attore e conduttore Davide Scafa. L’evento è stato realizzato con il patrocinio e il sostegno di Regione Campania – Scabec e dell’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, con la media partnership di Radio Marte.
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Momenti di spettacolo immensi che hanno visto assegnare il prestigioso riconoscimento, un busto di San Gennaro realizzato dagli artigiani della Scarabattola, sono rimasti impressi nella memoria collettiva per la loro intensità e significato. Questi momenti rappresentano non solo il riconoscimento del talento e del contributo culturale, ma anche l’amore e il rispetto per le figure che hanno reso grande Napoli e l’Italia nel mondo.
Ecco alcuni di questi momenti indimenticabili con assegnazione del premio “San Gennaro World 2024 XII edizione” a:
- alla memoria e alla carriera di Gaetano “Totò” Savio, autore di grandi capolavori della musica italiana e partenopea, a ritirare il premio è stata la moglie Jacqueline Schweitzer;
- a Monsignore Adolfo Russo, direttore diocesano presso l’ufficio per la Pastorale della Cultura – Curia Arcivescovile Arcidiocesi di Napoli, attivo in un progetto scientifico per richiedere all’UNESCO il riconoscimento della devozione per San Gennaro come patrimonio immateriale dell’umanità;
- a Peppe Barra, uno degli ultimi grandi maestri del teatro e del canto del Novecento italiano e anche degli anni 2000 e ancora per sempre. Contestualmente il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi gli ha consegnato anche la medaglia Città di Napoli per “la sua immensa arte”;
- ad Arisa, artista immensa, donna libera e sognatrice, ironica e poetica, figlia adottiva della città di Napoli, a cui ha giurato amore eterno;
- a Walter Ricci, musicista, compositore, cantautore jazz napoletano che, nel corso della sua carriera, ha collaborato con Michael Bublè e Mario Biondi e ha da poco pubblicato l’album di successo “Naples Jazz”;
- ad Adriano Pennino, musicista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra con una carriera meravigliosa nel corso della quale non sono mancati i grandi Gino Paoli, Pino Daniele, Gigi D’Alessio e Sal da Vinci che è intervenuto durante la serata per consegnargli il premio;
- a Francesco D’Alessio, compositore, paroliere e produttore musicale, presente in quasi tutta la discografia di Gigi D’Alessio, ha diretto l’orchestra di Sanremo 2024 per il brano di Geolier “I pe me tu pe te”, suonato piano e tastiere nel disco di Geolier “Dio lo sa” (Disco di Platino) e curando anche la direzione musicale del tour;
- a Massimo D’Ambra, musicista, produttore, ingegnere del suono, compositore, ha prodotto, tra gli altri, “Buongiorno”, l’album del 2020 di Gigi D’Alessio, “Trinità” e altri brani di Guè Pequegno, ha scritto e prodotto per Sfera Ebbasta, attualmente è in tournée con Gigi D’Alessio e Geolier;
- a Ferdinando Tozzi, avvocato esperto di diritto d’autore, delegato del Sindaco di Napoli per l’industria della musica e dell’audiovisivo, con “Napoli Città della Musica” ha riportato Napoli al centro della scena nazionale;
- a Lorenzo Marone, narratore e scrittore, autore di tanti libri e con “La tentazione di essere felici” ha raggiunto addirittura 22 edizioni, dal 2018 è direttore artistico del Festival “Ricomincio dai libri”;
- a Carlo Morelli, compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, ha donato a Napoli il suo coro, That’s Napoli Live Show, è impegnato nella creazione di un’Accademia delle performing art;
- a Valeria Corvino, artista che ha portato le sue opere in tanti spazi espositivi e musei internazionali, ha realizzato scenografie per tantissimi spettacoli teatrali di successo anche al Teatro dell’Opera a Sofia (Bulgaria), affascinata anche da personaggi come Aldo Masullo e Renato Zero, che l’ha scelta per la creazione di due copertine dei suoi album;
- a Ste, artista incredibile e dalla potentissima voce blues e soul che ha subito conquistato il favore di un pubblico trasversale, di ogni età, già con i suoi primi singoli “Ansia”, “Ki lo sa” e “Catene” e poi con “Red”, il remake in lingua italiana e napoletana di “I Know What You Want”, il brano di Busta Rhymes e Mariah Carey, raggiunge quasi 9.000.000 di visualizzazioni su YouTube e 2.500.000 streams su Spotify.
Nella stessa serata è stato conferito anche il Premio Rosario Padolino, istituito per onorare la memoria dello storico commerciante di via Duomo colpito da un cornicione.
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