Vangelo e Meditazione Festività Presentazione del Signore – Anno A

presentazione di Gesù al Tempio
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Durata della lettura: 3 Minuti

Vangelo e Meditazione Festività Presentazione del Signore – Anno A a cura di Don Giacomo Equestre.

 I miei occhi hanno visto la tua salvezza.

Dal Vangelo secondo Luca 2, 22-40

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.

Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.

Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser.

Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni.

Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.

Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret.

Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Parola del Signore

Meditazione

La presentazione al tempio di Gesù è una festa di offerta di sé, di donazione della propria vita, particolarmente cara ai consacrati. In questo giorno, nel passato, venivano benedetti i ceri che avrebbero illuminato le chiese.

Maria e Giuseppe obbediscono alla Legge. Non se ne sentono esentati, o migliori, o superiori. Colui che stanno portando a circoncidere è il Dio che ha chiesto ai figli di Israele quel cruento e doloroso segno nella carne, limitazione della potenza rappresentata dalla sessualità maschile, riconoscimento della subalternità al Dio di Israele.

Circoncidere il maschio è dare un taglio al suo dominio sul creato, riconoscere una dipendenza, accettare una sottomissione.

Gesù viene circonciso, secondo le prescrizioni.

Dio obbedisce alla legge di Dio.

Potrebbero evitare di obbedire alla prescrizione, ne avrebbero tutte le ragioni.

Sono ben al di sopra di tutti i comandamenti e i riti, i genitori del Dio diventato bambino.

Non lo fanno.

A volte concepiamo la nostra fede come alternativa, innovativa, originale rispetto al sentire comune.

Se abbiamo fatto una forte esperienza interiore, tendiamo a guardare con una certa (santa) sufficienza coloro che si portano stancamente in chiesa per abitudine.

Noi sappiamo, abbiamo capito, siamo (umilmente) migliori. Perciò potremmo anche fare a meno di tutte le ritualità e le devozioni del popolino.

Non è così. 

Vangelo e Meditazione di Don Giacomo Equestre

Foto: Ambito napoletano fine-inizio sec. XVII, Presentazione di Gesù al tempio

Beni Culturali Ecclesiastici in Web

Author: Don Giacomo Equestre