Troisi, malinconico, diffidente, orgoglioso, testardo, pigro, lo descrivono così le persone che lo hanno conosciuto, ma anche gentile, schivo, riservato pronto a farsi conquistare con la dolcezza.
Del suo cuore fragile e affaticato qualcuno sapeva qualcosa, pochissimi in realtà.
Massimo Troisi era ed è Poesia e Comicità, amato da tutti , dai giovani del Nord e del Sud, da quelli di sinistra e da quelli di destra, dalle donne e dagli uomini.
La sua poetica di attore-autore si esprimeva attraverso l’incomunicabilità e l’indicibilità dei sentimenti, l’amore, l’amicizia, la difficoltà del vivere riaffiorano anche nelle interviste rilasciate ai giornali o in televisione attraverso le quali comunicava l’esigenza di essere parte attiva della vita civile del paese.
Il più originale di tutti, erede della più grande tradizione del teatro e del cinema napoletano, un innata capacità espressiva sia verbale sia mimica e gestuale con la quale riusciva a unire ruoli comici a quelli più riflessivi.
L’antieroe napoletano per eccellenza che riflette ancora oggi i dubbi e le preoccupazioni delle nuove generazioni. Maestro di una commedia antica e profonda e di una Napoli magnifica
Quella Napoli, emigrante, umile e piccolissimo borghese, piena di fantasia, ricca di sentimenti, colma di poesia.
I film
Quella Poesia che viene trasmutata in immagini nel capolavoro Il postino in cui la lezione poetica di Pablo Neruda è trasformata in una delle sequenze più belle dell’intero film: quella in cui Mario, passeggia registrando i suoni della sua amata isola.
Anche l’amore è stato un tema centrale in alcuni suoi lavori come i film Ricomincio da tre di cui ricordiamo le famose battute esclamate tra Marta e Gaetano :
Quando c’è l’amore c’è tutto! No, chella è a salute
e Scusate il ritardo.
Il cartello pubblicitario di ques’ultimo (che vi invitiamo a vedere senza spoilerare) mostrava un Troisi fradicio sotto la pioggia e Vincenzo, il protagonista, è proprio un personaggio che non fa niente, bagnato e indifeso, nei confronti di certi eventi.
Non ci resta che piangere, l’amicizia con Pino Daniele, Pensavo fosse amore invece era un calesse, La smorfia e così tutti i suoi film, fanno parte di un “background empatico” che non può essere spiegato in poche parole , ma che comunica nel tempo emozioni vere e sincere lasciando un “pieno”scintillante che spazza via la tristezza della sua assenza fisica.
Che possano giungergli ovunque sia, i nostri auguri per i suoi sessantotto anni che avrebbe compiuto il 19 Febbraio.
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