Castello di Legnano, evocando un’epoca perduta

Castello di Legnano, evocando un'epoca perduta
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Lungo il fiume OLONA a sud della città di Legnano sorge un castello conosciuto come Castello di San Giorgio, origine della costruzione attendibile non ve ne sono in quanto sono andate perdute, ma le prime notizie storiche ci riportano all’anno 1066 circa.

La costruzione è riconducibile ai Torriani, poi passo nelle mani dei Visconti infatti durante la Signoria Viscontea l’area posseduta era vasta e piena di proprietà agricole,.

Ragion per cui a difesa di queste, vi erano diverse fortificazioni.

Il Castello verrà costruito intorno ad una chiesetta dedicata a San Giorgio nel 1231 e si scoprirà solo più tardi che, durante lavori di restauro, il Castello è sorto sui resti di un convento, questi rinvenuti durante i lavori.

Restaurato e fortificato nei secoli successivi il castello è diventato di proprietà dei Visconti fino al 1437 per poi donarlo al fedele O. Lampugnani fino al 1710, il quale lo fortificò ampliandolo con torri, ponte levatoio, mura ed un fossato.  

Essendo stato fortificato, tuttavia rientrava in un sistema di strutture militari, posto lungo il perimetro attorno a Milano.

Dato le necessità di quei tempi, dove lotte ed incursioni erano all’ordine del giorno, vi erano un gran numero di castelli a protezione della città da attacchi nemici.

Persa la sua importanza strategica fu donato all’ospedale Maggiore di Milano e successivamente acquistato da una famiglia benestante di commercianti di cotone alla fine del 1800.

Fu trasformato successivamente in una azienda agricola con annessi alloggi contadini.

Ruderi di un mulino

Solo dopo decenni di incurie e degrado fu acquistato dal comune di legnano ristrutturato e riaperto al pubblico.

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Author: Concetta Verde

Nasce nel 1970 a Gricignano di Aversa, un paese del casertano. Da sempre ha amato l‘arte in ogni sua forma e predilige la pittura, la poesia e la fotografia. Viaggia spesso alla scoperta di nuovi luoghi, usi, costumi, linguaggi e persone di diversa cultura che immortala nella mente e nei suoi scatti fotografici. Ha partecipato a diverse mostre di pittura e concorsi di poesia (finalista al concorso Il Federiciano) con l’Aletti editore e con la casa editrice Pagine e Poesie. Affezionata da sempre alla sua fotocamera, raccoglie tanti scatti che gli consentono di partecipare a diversi concorsi fotografici, ultimo all’Urban Photo Awards che ha selezionato una sua foto per una mostra itinerante.