Vangelo e Meditazione della II Domenica del Tempo Ordinario Anno C a cura di Don Giacomo Equestre.
Post in breve
Dal Vangelo secondo Giovanni 2,1-11
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino».
E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri.
E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto».
Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Parola del Signore
Meditazione
Solo il Vangelo di Giovanni ci riporta i fatti di Cana, il primo segno con il quale Gesù manifesta la sua gloria.
Un segno insolito, per la verità.
Non una guarigione, non un esorcismo, ma seicento litri di vino regalati ad un banchetto di nozze.
Un segno inutile, verrebbe da dire. Invece no.
Il Rabbì di Nazareth inaugura una logica nuova, scatena la grazia che dona al di là del dovuto e del misurato.
È il gratis di Dio.
Il nuovo Tempo Ordinario che la chiesa ci dona, ci ricorda che proprio la quotidianità è il tempo in cui fare esperienza della gratuità di Dio, della Sua presenza, del soffio potente dello Spirito.
Davvero c’è un vino buono pure per te. Per te che sei convinto di non meritarti nulla e che vedi la tua fede insicura e traballante; per te che nemmeno ti eri accorto delle botti vuote; per te che avresti saziato in altri modi la tua sete, se Gesù – maestro di vendemmia – non avesse mutato in vino buono la tua acqua insipida.
Davvero c’è un vino che non costa premitura, c’è una pane fatto senza grano e forno, ci sono pesci che saltano in barca dopo una notte di pesca sterile.
Davvero c’è l’occhio di una Madre che veglia su di te, che porta nelle mani di suo Figlio i tuoi bisogni, pure quelli che tu non vedi.
Vangelo e Meditazione di Don Giacomo Equestre