Il Real Ponte Borbonico, conosciuto anche come Real Ferdinando, è il primo ponte sospeso in Italia sul fiume Garigliano, situato nei pressi dell’area archeologica di Minturnae (Minturno), dal 1927 separa la regione Campania dalla regione Lazio.
Il Real Ponte Borbonico
Il Real Ponte Borbonico, fu il primo ponte sospeso a catenaria di ferro realizzato in Italia, e secondo ponte in Europa, dato che il primato assoluto europeo spetta alla Gran Bretagna (1824).
Fu esempio di architettura industriale del Regno delle Due Sicilie che dal punto di vista tecnico costruttivo era per quei tempi all’avanguardia in Europa.
L’Idea del Re Francesco I° e la caparbietà di Re Ferdinando II°
Su incarico di Francesco I di Borbone, padre di Ferdinando II delle Due Sicilie, la progettazione fu affidata al giovane ingegnere Luigi Giura.
L’ingegnere di origine Lucana, sostituì la fragile scafa con un ponte in lega di ferro, risolvendo almeno per un secolo, l’attraversamento del fiume.
Il progetto del ponte, suscitò non pochi clamori e critiche ma il Re Ferdinando II°, diede massima fiducia all’ Ing. Giura, esclamando la celebre frase: ” Lassate fa’ o’ guaglione…! “.
I lavori di realizzazione del Ponte, furono iniziati nel 1828 e terminati il 30 aprile 1832.
Il ponte ha una campata netta di 80,40 metri misurata tra gli assi dei piloni.
Se teniamo conto anche delle due rampe che sono ancorate con delle catene ai piloni, il ponte ha una lunghezza complessiva di 128 metri.
Il sistema di sospensione è costituito da due coppie di catene distanziate tra di loro 5,80 metri.
I componenti costruttivi metallici, ovvero una delle prime leghe di ferro, furono prodotti nelle ferriere calabresi di Mongiana.
La spesa fu enorme per le casse dei Sovrani spagnoli, infatti furono spesi 75.000 ducati, tutti a carico del regno.
L’inaugurazione alla presenza del re avvenne dieci giorni dopo, il 10 maggio 1832.
L’orgoglio e la forte propensione verso quest’opera spinsero Il sovrano ad inaugurare Lui stesso il ponte.
Il Re Ferdinando II° di Borbone, si pose al centro della campata e ordinò che sul ponte passassero due squadroni di lancieri al trotto e ben sedici traini d’artiglieria.
Il Ponte superò magnificamento il collaudo, sotto gli occhi di tanti sudditi, increduli alla perfetta realizzazione della struttura.
L’opera d’ingegneria moderna fu costruito davvero bene, tanto da resistere intatto per più di cent’anni.
Nella Seconda Guerra Mondiale
Nel 14 ottobre 1943 la campata fu minata in due punti e fatta esplodere dall’esercito tedesco, attestato lungo la linea Gusta, in ritirata verso Roma dopo l’armistizio.
Tuttavia, i piloni e le relative basi non subirono danni irreparabili.
Il ponte è stato restaurato con un progetto di archeologia industriale finanziato dalla Comunità Europea per l’interessamento dell’europarlamentare Franco Compasso.
Nonostante il restauro sia terminato nel 1998, è stato inaugurato provocatoriamente e simbolicamente dal presidente dell’Eureka Club Giuseppe Fellone e dal gruppo Borboni di terra Aurunca, il 10 settembre 2001.
Il ponte è, finalmente aperto alle visite del pubblico (gruppi di max 25 persone) in concomitanza con gli orari del vicino Comprensorio archeologico di Minturnae.
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