La tappa 5 del Giro d’Italia si corre giorno 8 maggio 2024 con partenza dalla città di Genova ed arrivo a Lucca.
Affascinanti i carruggi, quei vicoli appena alle spalle del porto dove da sempre batte il cuore di Genova; straordinari i Palazzi dei Rolli che per la loro magnificenza sono stati inseriti nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco; imperdibile l’Acquario famoso in tutto il mondo.
Genova offre sempre una valida scusa per trattenere l’ospite. Ma il Giro non concede troppo tempo, bisognerà prendere nota e ritornarci appena possibile.
Il gioco del giorno è quello di anticipare il gruppo, calcolando bene i tempi per concedersi qualche visita nei luoghi attraversati dalla tappa.
Seguendo l’Aurelia si raggiunge dapprima Recco (qui non occorre molta fantasia per costringersi a una sosta alla ricerca della più rinomata focaccia ligure) e subito dopo Camogli detta anche “la città dei mille bianchi velieri”, in memoria del periodo in cui fu sede di numerosi armatori e delle flotte al loro servizio, ma che oggi abbaglia con le coloratissime facciate delle case che cingono il porto.
Ecco quindi Rapallo che, appena dietro il lungomare, conserva il suo impianto medievale e sfoggia un castello cinquecentesco che pare sospeso sull’acqua. E ancora Zoagli, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, mondana e raffinata allo stesso tempo.
Si saluta qui, ma solo provvisoriamente, il mare per risalire il Passo del Bracco e andare alla scoperta della Val di Vara con la sua collezione di borghi storici. Oltrepassata Santo Stefano Magra ecco Sarzana dall’inconfondibile profilo caratterizzato da due manieri: la Fortezza Firmafede, completata nel 1492 e di recente tornata a nuova vita; e la Fortezza di Sarzanello. Ma qui occorre anche trovare il tempo per ordinare un piatto di testaroli, la bandiera della cucina della Lunigiana.
Ci si riavvicina al mare attraversando dapprima Carrara e Massa, le città del marmo che viene estratto dalle Alpi Apuane, ormai sempre bene in vista. La visita alle cave richiede una deviazione: da Carrara si raggiungono quelle famosissime di Fantiscritti, la cui conoscenza si abbina a quella della vicinissima Colonnata, culla dello squisito Lardo fatto stagionare in conche di marmo.
Tappa successiva a Pietrasanta, città d’arte e di artisti. Da vedere qui il Duomo di San Martino in stile romanico rinascimentale e gli atelier dei tanti scultori e pittori che qui, sulla scia di personaggi del calibro di Botero, Mitoraj, Joan Mirò, Pietro Cascella, Arnaldo e Giò Pomodoro hanno scelto di vivere e lavorare. Poi è la volta di Camaiore dove ammirare la longobarda Badia di San Pietro (VIII secolo) e la duecentesca Collegiata di Santa Maria Assunta.
La breve salita per Montemagno introduce alla lunga volata finale.
Lucca è una di quelle città che meritano il viaggio. Per un quadro d’insieme è d’obbligo effettuare il giro delle Mura che circondano interamente il centro storico. L’anello fortificato misura 4.200 metri è percorribile anche in bici ed è dotato di impianto di illuminazione che lo rende accessibile anche dopo il tramonto.
Belle vedute panoramiche si godono anche dalla Torre delle Ore, la cui sommità si raggiunge superando 207 gradini, e dalla Torre Guinigi resa inconfondibile dalle sette piante di leccio che crescono sulla sua sommità.
E’ invece al livello del suolo Wearing the Pink, l’evento che Lucca dedica al Giro d’Italia. Si compone di una mostra realizzata da Karl Kopinski, dedicata ai campioni internazionali e di 12 sfere gonfiabili installate in giro per la città.
Le informazioni tecniche della Tappa 5
Tappa quasi interamente lungo la statale Aurelia di cui segue ogni curva e ogni saliscendi. Articolata senza essere molto impegnativa la strada porta al finale dopo Camaiore dove si scala il breve Montemagno prima si scendere lungo al Val Freddana e raggiungere l’arrivo di Lucca.
Ultimi km pianeggianti costituiti da una serie di rettilinei collegati da alcune ampie semicurve. Da segnalare una sola curva ad angolo retto a 2.5 km dall’arrivo. Retta finale di 350 m su asfalto larghezza 8 metri.
La crono tabella della Tappa 5
Jonathan Milan (Lidl-Trek) ha vinto la quarta tappa del Giro d’Italia 107, la Acqui Terme-Andora di 190 km.
Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) e Phil Bauhaus (Bahrain Victorious).
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) rimane in Maglia Rosa di leader della classifica generale.
Le Maglie Ufficiali
Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Jonathan Milan (Lidl-Trek)
Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Cian Uijtdebroeks (Team Visma | Lease a Bike)
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate e realizzate da CASTELLI.
Le dichiarazioni del vincitore di tappa
Il vincitore di tappa Jonathan Milan ha dichiarato in conferenza stampa: “È stato un finale molto bello. Mi aspettavo un attacco da parte di Filippo Ganna ma la mia squadra è riuscita a gestirlo e Eddy [Edward Theuns] e Simone [Consonni] mi hanno dato un aiuto fondamentale.
Oggi non ho disputato gli sprint intermedi per preservarmi per la volata finale. Il primo era subito dopo la salita principale e volevo mantenere le gambe più fresche possibile. Il mio urlo liberatorio dopo l’arrivo è ormai un marchio di fabbrica. Sono concentrato al 100% sul Giro d’Italia.
Al termine della Corsa Rosa mi prenderò una pausa e mi preparerò per le Olimpiadi, il mio prossimo grande obiettivo. Nei prossimi anni tornerò su queste strade perché vorrei vincere la Milano-Sanremo”.