L’Attraversaspecchi – recensione della saga letteraria di Christelle Dabos

L'attraversapsecchi
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Durata della lettura: 4 Minuti

Chistelle Dabos è l’autrice della tetralogia de L’Attraversaspecchi, saga fantasy in 4 volumi, già tutti pubblicati in Francia, mentre da noi l’uscita dell’ultimo libro –Echi in tempesta– è prevista per il 1 luglio 2020. L’intera saga è pubblicata da e/o edizioni.

Post in breve

L’Attraversaspecchi – trama

In un universo lacerato e diviso in varie Arche, la giovane Ofelia vive su Anima e come tutti i suoi abitanti ha il potere di conoscere la storia di ogni oggetto semplicemente toccandolo. Ofelia è inoltre dotata della capacità di attraversare gli specchi, qualità che da piccola le ha causato uno strano incidente che l’ha resa estremamente goffa. Nonostante il parere contrario della sua numerosa e chiassosa famiglia, le più alte cariche di Anima hanno deciso di darla in sposa a Thorne, figlio bastardo di una nobile famiglia di Polo, Arca glaciale e dominata dal Sire Faruk.

Ogni Arca, infatti, è il dominio di uno Spirito di famiglia dotato di particolari poteri che ha poi trasmesso ai discendenti della propria Arca. In origine il mondo era uno, ma un evento – la Lacerazione – ha portato alla divisione dell’universo in tante zolle di terra sospese nel firmamento.

L’incontro tra Ofelia e Thorne non è dei migliori, tra l’algida freddezza dell’uno e la quieta ribellione dell’altra, eppure solo insieme i due possono sperare di navigare gli intrighi di Polo e scoprire la verità che si cela dietro l’esistenza di Dio, la divinità che era all’origine di tutti gli Spiriti di famiglia. Tra rocambolesche avventure, complotti, omicidi e una sfilza di personaggi davvero unici, Ofelia e Thorne riusciranno a trovare la verità e soprattutto, finiranno per innamorarsi?

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Atmosfere steampunk e personaggi ben delineati

Se amate le atmosfere steampunk, questa saga è ciò che fa per voi: l’intero worldbuilding de L’Attraversaspecchi è infatti ricco di macchine volanti, automi, parti meccaniche e abiti che ricordano la Londra Vittoriana. Ciò che rende molto pregevole questa saga è proprio la ricchezza di particolari che Chistelle Dabos ha inserito all’interno della sua storia, così come la specificità di ciascuna Arca. Per ogni singola dimora l’autrice ha infatti creato stili, spiriti di famiglia, tipologie di costumi, persino diversi modi di parlare e di relazionarsi. Nei primi due volumi Fidanzati dell’inverno e Gli scomparsi di Chiardiluna facciamo la conoscenza delle Arche di Anima e Polo e dei rispettivi abitanti.

Se su Anima tutti si conoscono e gli ambienti sono luminosi, caldi e ricordano molto le campagne assolate e questo si riflette nelle relazioni tra personaggi, su Polo, invece, complice una gerarchia rigida della società e la presenza di un sovrano titanico, è come trovarsi alla Corte di Luigi XIV a Versailles, tra intrighi di palazzo, figli illegittimi e omicidi. Anche i personaggi di Polo, dove il clima è rigido e freddo, presentano caratteristiche fisiche e caratteriali simili al luogo di origine.

Nel terzo volume La memoria di Babel Ofelia si ritroverà in un mondo futuristico e antico al tempo stesso, in cui si intrecciano passato e presente, in cui automi e macchine volanti la fanno da padrone e la società è strutturata su basi meritocratiche che sfociano tuttavia in una deumanizzazione degli individui basata sul ruolo che hanno all’interno della società.

In questi mondi così complessi si muovono personaggi altrettanto complessi: Ofelia è un’eroina riluttante, non desidera altro che continuare a dirigere il Museo dei ricordi su Anima, non vuole sposarsi né tantomeno con Thorne e vuole scegliere da sola cosa fare del proprio destino. Thorne è, invece, fin da bambino abituato a doversi guardare le spalle, è diventato un Soprintendente su Polo in età giovanissima, in modo da non dover dipendere dalla famiglia che lo ha sempre rifiutato in quando figlio illegittimo. All’apparenza algido e cupo, è dotato di estrema lealtà e anche se non lo dimostra, si sente attratto dalla gentilezza e dalla forza di Ofelia. Entrambi sono outsider nel loro mondo, considerati ambigui, stravaganti nel migliore dei casi o addirittura pericolosi e da eliminare. La solitudine che hanno sperimentato li avvicina e in qualche modo consente a entrambi di trovare un posto nel mondo.

Intorno a loro gravitano altri personaggi a cui l’autrice de L’Attraversaspecchi ha dato grande spazio, tanto che a partire dal terzo volume, il punto di vista della storia non sarà più solo quello di Ofelia ma si sposterà anche su altri personaggi che narreranno, sempre in terza persona, le vicende. Tra tutti spiccano Archibald, nobile di Polo e donnaiolo incallito, che ha il potere di conoscere i pensieri altrui. Archibald è a capo della Rete, dal nome del legame che unisce lui e le sue sorelle e che funge da ricettacolo di informazioni per Faruk sull’Arca di Polo. Nonostante il carattere apparentemente vanesio, Archibald è un amico fedele e sarà di grande aiuto per Ofelia quando dovrà affrontare la Corte su Polo.

Già solo per queste caratteristiche, L’Attraversaspecchi è una saga che merita davvero di essere conosciuta e che promette avventure ed emozioni, enigmi filosofici ed etici da risolvere e una storia d’amore che, sebbene ricalchi l’archetipo dell’ Enemies to Lovers, alla Orgoglio&Pregiudizio, non è per nulla scontata e sembra che ci riserverà numerose sorprese.

Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.