L’attrice Monica Vitti, icona del cinema italiano, è venuta a mancare

L'attrice Monica Vitti, icona del cinema italiano, è venuta a mancare
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Monica Vitti, simbolo della storia del cinema italiano e grande protagonista della tv è venuta a mancare stamane.

A dare l’annuncio un tweet di Valter Ventroni, su richiesta del compagno di Monica Vitti, il fotografo Roberto Russo.

L’attrice aveva compiuto da qualche mese 90 anni. Da tempo malata, era assente dalle scene dal 2001, quando fu ricevuta al Quirinale per i David di Donatello.

Al secolo Maria Luisa Ceciarelli, questo il vero nome di Monica Vitti, icona del cinema italiano, musa di Michelangelo Antonioni, regina della commedia all’italiana al fianco di Alberto Sordi.

Scopre la passione per il teatro da bambina, durante la guerra: raccontava che al suono dell’allarme non vedeva l’ora di rifugiarsi in cantina per fare i primi spettacoli ed aiutare così al gente a stare più serena.

Monica debutta a 14 anni in un ruolo non facile, interpretando una madre di 45 anni che perde un figlio in guerra.

Il percorso era ormai tracciato e nel 1953 si diploma all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica e intraprende la carriera teatrale, un breve preludio dei tanti successi che si sarebbe guadagnata nel cinema. 

Nella recitazione e nel canto la contraddistingueva la sua voce roca e piena di innata verve che l’ha resa famosa in Italia e all’estero.

Una lunga carriera costellata di premi: migliore attrice a Berlino nel 1984, il Leone d’oro alla carriera nel 1995, 5 David e 3 Nastri d’argento.

È stata musa di Michelangelo Antonioni, amatissima tra gli altri da Mario Monicelli, Ettore Scola, Luciano Salce e Alberto Sordi.

Con il suo talento e la sua straordinaria capacità di interpretazione ha reso immortale il cinema italiano nel mondo.

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Author: Angelo Cannavacciuolo

Giornalista Pubblicista dal 2018 e Direttore responsabile della testata online OMNIADIGITALE dal 2019. Scrive per imparare, per ricordare, per esprimere, per raccontare, per informare e per sentire quel brivido di vita che solo la scrittura e poche altre cose possono dare.