Le Cronache di Narnia: il leone, la strega e l’armadio

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Doppia ricorrenza, oggi, con Le Cronache di Narnia: il leone, la strega e l’armadio. Il 9 dicembre, infatti, il film compie 15 anni ed è parte del nostro Calendario dell’Avvento!

Le Cronache di Narnia: il leone, la strega e l’armadio -un racconto per esorcizzare l’orrore della guerra

Durante la WWII, i 4 fratelli Pevensie Peter, Susan, Edmund e Lucy lasciano Londra, come migliaia di bambini, per rifugiarsi nella casa di campagna di un vecchio professore. All’interno di una stanza troveranno un armadio e infilandosi dentro arriveranno a Narnia, un mondo fantastico, dove gli animali parlano e su cui è calato il gelo di Jadis, la malvagia Strega Bianca. Con l’aiuto del leone Aslan, i 4 fratelli affronteranno Jadis in uno scontro tra bene e male.

Primo di una serie di racconti dell’infanzia, il film e il libro sono un tentativo di esorcizzare gli orrori della guerra, di mantenere viva la magia e la gioia dentro di loro.

Ottima l’interpretazione di Tilda Swinton nei panni della Strega Bianca, così come sono ben costruiti i personaggi dei 4 fratelli e i rapporti tra di loro. La critica ha particolarmente lodato l’interpretazione di Skandar Keynes nel ruolo di Edmund. In generale, il film è una meravigliosa avventura, un viaggio di crescita e scoperta, anche spirituale, accompagnati dalla colonna sonora di Harry Gregson-Williams: indimenticabile la traccia al momento del sacrificio di Aslan e nella battaglia finale.

Il film è girato da Andrew Adamson ( Shrek ) con tecnica “mista”, cioè in live-action ma con molti personaggi realizzati al computer. Tra gli aspetti meglio riusciti c’è sicuramente l’animazione e il realismo di cui sono dotati gli animali, in alcuni casi davvero impressionante. In virtù di questo, il film ha vinto l‘Oscar per il Miglior Trucco. Dal punto di vista della messinscena, la pellicola è stata elogiata per la maestosità e la sontuosità, ravvisabili in pochi film Disney, sebbene a volte non abbia davvero coinvolto il cuore dello spettatore.

C.S.Lewis e Narnia

C.S. Lewis è stato un noto saggista, teologo e scrittore, autore del ciclo di sette libri fantasy de Le Cronache di Narnia, di cui Il leone, la strega e l’armadio è il primo adattamento cinematografico.

Lewis fu docente a Oxford, dove conobbe J.RR. Tolkien, con cui fondò un circolo di discussione letteraria, noto come gli Inklings.

Ma prima di quel momento, Clive Lewis era un bambino di 10 anni che aveva perso la madre e la cui mancanza avrebbe influenzato lo sviluppo del suo pensiero filosofico. Durante l’adolescenza, cambia molte scuole, descrivendole quasi tutte come luoghi aridi e sterili. Molto importante, invece, saranno gli insegnamenti di William T. Kirkpatrick, un ex preside che era stato insegnante di suo padre. Le sue nozioni e il suo agnosticismo influenzeranno Lewis, tanto che a 15 anni rinuncerà alla fede cristiana.

Da piccolo si appassionò ai racconti di Beatrix Potter e insieme al fratello creava storie con protagonisti animali parlanti; altrettanto importante era per lui l’amore verso la natura. Da adolescente sviluppò una forte passione per i cicli di miti, in particolare quelli nordici. C.S.Lewis era convinto che tutti i miti, anche quelli pagani nascondessero un fondo di verità e questa sua convinzione avrebbe influenzato lo sviluppo della filosofia alla base delle sue opere.

L’incontro con Tolkien e la fede rinnovata

Dopo l’esperienza della guerra, Lewis arriva a Oxford e inizia una lunga amicizia con Tolkien. Grazie a lui, si riavvicina alla fede, convertendosi alla chiesa anglicana, considerata una via di mezzo tra cattolicesimo e protestantesimo. Negli anni tra il 1956 e il 1960 compone i 7 racconti de Le Cronache di Narnia e raggiunge un forte successo.

L’intera opera contiene messaggi e allegorie non solo tratte dalla cristianità, ma anche dai cicli delle fiabe irlandesi, dei miti greco-romani. Tutta la mitologia presente nell’opera rappresenta una sorta di percorso dell’umanità per giungere alla verità della fede cristiana.

Tra le allegorie più evidenti c’è sicuramente la figura di Aslan, il leone re di Narnia che aiuta i 4 fratelli Pevensie. Con il suo sacrificio e la sua risurrezione, Aslan è una figura cristologica, anzi, Cristo stesso.

Numerosi sono anche i riferimenti alla commedia dantesca: il gelo di Jadis è lo stesso in cui è immerso Lucifero all’Inferno, così come il viaggio dei fratelli Pevensie è un richiamo al viaggio di Dante.

In generale, Le Cronache di Narnia sono un’opera complessa, ricca di richiami alla mitologia e alla fede, difficili anche da trasporre in un film. Nonostante l’ottima accoglienza del primo lungometraggio, i successivi film Il principe Caspian (2008) e Il viaggio del veliero (2010) non hanno riscosso lo stesso successo, finendo con il far naufragare il progetto.

Sembra, tuttavia, che Netflix abbia firmato un contratto per realizzare una serie tv sull’intera epopea de Le Cronache di Narnia.

Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.