Hugo Boss, La casa di moda tedesca sostenne il partito nazista

Hugo Boss sostenne il partito nazista
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La casa di moda tedesca Hugo Boss, nel 1933 era il fornitore ufficiale delle divise delle SS.

Post in breve

Che cosa erano le SS?

SS Sigla del tedesco Schutz-Staffel («schiera di protezione»), milizia speciale tedesca destinata a compiti di polizia durante il regime nazionalsocialista in Germania.

Attiva dall’inizio degli anni 1920 come formazione paramilitare di supporto al Partito nazista e dal 1925 responsabile della sicurezza personale di A.

Il marchio Hugo Boss

Produsse queste uniformi nere insieme alle camicie brune delle SA e le uniformi nere e marroni della gioventù hitleriana.

Solo dopo la seconda guerra mondiale e dopo la morte del fondatore, Il produttore iniziò a dedicarsi ai completi da uomo, abbandonando il lato militare.

Dopo la guerra, nel 1945, Hugo Boss venne accusato di aver sostenuto il partito nazista e fu condannato a pagare una multa e venne privato del diritto di voto, morì tre anni più tardi.

La casa oggi

La HUGO BOSS AG è una casa di moda tedesca con sede a Metzingen, Germania, che prende il nome dal suo fondatore Hugo Ferdinand Boss.

L’azienda è specializzata nella produzione di abiti e scarpe, inoltre copre vari rami della moda, sia maschile sia femminile, con abiti, accessori e fragranz che distribuisce attraverso gli oltre 5700 negozi monomarca e multibrand sparsi nel mondo.

La compagnia, quando le richieste di divise militari scemarono, cominciò nel 1953 la produzione di vestiti per uomo, settore in cui divenne leader nazionale e uno dei marchi più prestigiosi in ambito internazionale, grazie anche all’alta qualità degli abiti.

Nel 1985 l’azienda entrò in borsa e le quote di maggioranza vennero acquisite dal Gruppo Marzotto (oggi Valentino Fashion Group); due anni dopo nacque la linea Orange.

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Author: Concetta Verde

Nasce nel 1970 a Gricignano di Aversa, un paese del casertano. Da sempre ha amato l‘arte in ogni sua forma e predilige la pittura, la poesia e la fotografia. Viaggia spesso alla scoperta di nuovi luoghi, usi, costumi, linguaggi e persone di diversa cultura che immortala nella mente e nei suoi scatti fotografici. Ha partecipato a diverse mostre di pittura e concorsi di poesia (finalista al concorso Il Federiciano) con l’Aletti editore e con la casa editrice Pagine e Poesie. Affezionata da sempre alla sua fotocamera, raccoglie tanti scatti che gli consentono di partecipare a diversi concorsi fotografici, ultimo all’Urban Photo Awards che ha selezionato una sua foto per una mostra itinerante.