Si racconta che fu la sirena Partenope ad ispirare l’antico popolo napoletano a preparare per la prima volta la Pastiera, il dolce che superava in dolcezza il canto della stessa sirena.
La leggenda
Si racconta che la sirena Partenope che viveva nel Golfo di Napoli ai piedi del Vesuvio, ogni primavera emergeva dalle acque del mare di Posillipo e cantava armoniose melodie agli abitanti di tutta la costa.
Fu in un’occasione che la sua voce fu così armoniosa che tutti gli abitanti del Golfo di Napoli, estasiati e riconoscenti per le belle parole d’amore, incaricarono sette fra le più belle fanciulle della costa di portare in dono alla sirena Partenope i doni della natura: farina, ricotta, uova, grano tenero, acqua di fiori d’arancio, spezie e zucchero.
Partenope raccolse questi doni e li offrì agli Dei che con arte divina li mescolarono e crearono qualcosa di molto dolce che superava in dolcezza del canto della stessa sirena.
Fu così che nacque la prima Pastiera napoletana.
La Pastiera a Napoli è il dolce tipico di Pasqua ma orami la si trova tutto l’anno ed in tutte le pasticcerie.
Una rielaborazione di dolci mediterranei, dolci votivi e anche propiziatori.
La Pastiera, un inno alla primavera e alla natura che nel periodo fa sbocciare fiori e fa crescere le piante.
La Pastiera, la sua preparazione e conservazione
Un guscio sottilissimo di pasta frolla croccante, un ripieno morbido ed il profumo di fiori insieme alle scorze dei frutti canditi.
Prevede una lunga preparazione, magari ci si organizza per farne più di una per donarla agli amici del cuore.
Durante le fasi preparatorie la casa sarà invasa dai suoi molteplici profumi di fiori, cannella e creme che potrebbero già saziarvi prima di assaggiarla.
Se abbonda non abbiate remore perché la Pastiera dura parecchi giorni e migliora nel tempo.