Pocahontas – il classico Disney compie 25 anni

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Durata della lettura: 7 Minuti

Inauguriamo la rubrica Anniversari con i 25 anni di un classico Disney: Pocahontas! Diamo un’occhiata ai dietro le quinte di questo film!

Diretto da Mike Gabriel ed Eric Goldberg, è l’unico film Disney a narrare di eventi realmente accaduti -sebbene romanzati – e di una storia d’amore interraziale.

Il personaggio della principessa della tribù dei Powhatan ispirerà la realizzazione di altre eroine come Mulan, Merida, Elsa e Anna e Moana/Vaiana. Pocahontas è il sesto film prodotto nel cosiddetto Rinascimento Disney.

Post in breve

Pocahontas – l’idea più rapida della Disney

L’idea del film venne a Mike Gabriel durante il Ringraziamento, partendo dall’ idea di una storia animata su Annie Oakley e Buffalo Bill, leggende del western.

Durante il Gong Show, il meeting creativo organizzato dalla Disney, Gabriel aveva portato una foto di Giglio Tigrato, il personaggio di Peter Pan, e aveva scritto sulla foto il titolo del film, Pocahontas.

Dietro aveva riassunto in una sola frase la trama del film: ‘una principessa indiana che è combattuta tra il desiderio di suo padre di distruggere i coloni inglesi e il suo desiderio di aiutarli – una ragazza intrappolata tra suo padre e la sua gente, e il suo amore per il nemico”

A quel meeting erano presenti Roy Disney, Michael Eisner, Jeffrey Katzenberg, Peter Schneider e Tom Schumacher, i più alti vertici della Disney e l’idea di Gabriel li conquistò

Inoltre, in quel periodo Peter Schneider e Michael Eisner pensavano a una versione animata di Romeo e Giulietta e lì colpì la somiglianza tra la storia di Gabriel e la tragedia shakesperiana.

Così Pocahontas divenne l’idea più rapidamente accettata nella storia della Walt Disney.

L’obiettivo era di replicare il successo de La bella e la bestia, che nel 1991 aveva creato un precedente agli Oscar, ricevendo la nomination per Miglior Film.

Nello stesso periodo, la Disney lavorava su Aladdin e Il re leone, ma Jeffrey Katzenberg convinse gli animatori e i tecnici che Pocahontas avrebbe trionfato agli Oscar. La storia ci ha insegnato diversamente.

Joe Grant e i disordini razziali

Al progetto partecipò Joe Grant, storico collaboratore di Walt Disney per Biancaneve, Pinocchio e Fantasia e regista del cortometraggio Der Fuehrer’s Face (Oscar nel 1944). Mike Gabriel desiderava tantissimo lavorare con lui e Joe Grant esaudì questo desidero, lavorando al film fino al giorno della sua morte.

Contribuì a disegnare i personaggi di Meeko, il procione amico di Pocahontas, Flit il colibrì e un tacchino parlante, Redfeather, che avrebbe dovuto dare saggi consigli. Quando però si decise che gli animali dovevano essere muti, Redfeather fu eliminato dal film.

Redfeather, il tacchino parlante creato da Joe Grant

Joe Grant dichiarò che Redfeather aveva un grande potenziale comico, ma fu eliminato, come gran parte dei riferimenti umoristici, perché i produttori cercavano di realizzare un film che fosse il più politically correct possibile.

Inoltre, durante la lavorazione di Pocahontas, nel 1992 scoppiarono a Los Angeles disordini tra la comunità afro-americana e quella coreana.

Questo spinse gli sceneggiatori a evitare humor troppo ardito e a trasmettere un’idea di uguaglianza e coesistenza pacifica tra gruppi culturali diversi.

Verità storica poco accurata

Katzenberg volle, sempre per ricalcare La bella e la bestia, una storia d’amore tra Pocahontas e John Smith. Decisero, quindi, di aumentare l’età della principessa (nella realtà aveva 12 anni, mentre Smith 30 anni) e che gli animali del film fossero muti, come in tutti i film del Rinascimento Disney.

Vennero fatte visite agli insediamenti di Jamestown, dove i creativi incontrarono Shirley “Little Dove” Custalow-McGowan e Devi “White Dove” Custalow, entrambe discendenti degli indiani Powhatan. Intervistarono anche altri nativi americani della riserva di Pamunkey e Custalow-McGowan offrì i suoi servigi per fornire più informazioni storiche attendibili possibili.

Il supervisore della storia Tom Sito ha svolto ricerche approfondite sulla prima era coloniale e sulla storia di John Smith e Pocahontas

Nella realtà, Pocahontas sposò John Rolfe, ma Gabriel spiegò che la storia di Pocahontas e Rolfe era troppo complicata e violenta per un pubblico giovane. Così invece, decisero di concentrarsi sull’incontro di Pocahontas con John Smith.

Anche, Glen Keane, animatore e disegnatore di Pocahontas, sostenne che tra l’accuratezza storica o la responsabilità sociale, scelsero la seconda strada, sacrificando enormemente la realtà storica e addolcendo le vicende

Pocahontas e i suoi 25 anni: la donna più raffinata mai creata

Glen Keane aveva supervisionato la creazione del personaggio di Ariel ne La sirenetta e Katzenberg scelse lui per occuparsi della protagonista.

Pocahontas doveva essere la donna più raffinata mai creata e Keane si ispirò a Shirley Little Dove e Devi White Dove, incontrate durante i sopralluoghi in Virginia.

Il disegnatore affermò che guardandole riusciva a vedere il volto di Pocahontas formarsi nella sua mente.

Iren Bedard, doppiatrice di Pocahontas

Per realizzare la protagonista, si ispirò anche a Naomi Campbell, la top model Kate Moss, Dyna Taylor e la doppiatrice della principessa, Irene Bedard. Keane guardò anche a una rappresentazione del 1620 di Pocahontas, ma ne addolcì i tratti inserendo qualche linea asiatica nel volto.

John Smith e Nonna Salice

Su John Smith lavorò uno storico disegnatore Disney, John Pomeroy, che aveva lasciato l’azienda insieme a Don Bluth (Anastasia) durante la produzione di Red&Toby.

Pomeroy notò che i disegni di John lo raffiguravano come un personaggio sciatto, barbuto e pieno di armi. Decise, invece, di ispirarsi per le linee del volto all’attore Errol Flyn e a Mel Gibson, che prestava la voce al personaggio.

Come in molti film Disney, la protagonista è orfana di madre e i produttori volevano che la figura materna fosse rappresentata come una stella nel cielo, con cui Pocahontas potesse dialogare.

Ma, poiché anche ne Il re leone Simba parla con il padre defunto rivolgendosi alle stelle, l’idea fu scartata e si decise che la presenza materna sarebbe stata rappresentata dal vento magico che vediamo nel film.

La saggia Nonna Salice era inizialmente il Vecchio Spirito del Fiume, a cui la canzone ‘Dopo il fiume cosa c’è?’ doveva ispirarsi e Gregory Peck avrebbe doppiato il personaggio. Ma l’attore stesso suggerì che per il film una parte femminile avrebbe funzionato di più e così svilupparono Nonna Salice, che oltre ai saggi consigli, ironizzava anche sulla sua condizione di albero.

Tra le inesattezze storiche del film, una riguarda proprio l’albero di Nonna Salice, un esemplare di una specie di salice piangente che in America sarebbe arrivato solo 100 anni dopo gli eventi narrati nel film!

La colonna sonora

Alla colonna sonora lavorarono Alan Menken, già al lavoro per Il Re leone e Howard Ashman. Tuttavia, quest’ultimo morì poco dopo l’inizio per i lavori e ad affiancare Menken ci fu Stephen Schwartz.

Schwartz fece ricerche a Jamestown, dove acquistò dischi di musiche composte dai nativi americani e altra musica del XVII secolo che ispirò i numeri nel film. ‘I colori del vento’ è stata la prima canzone a essere scritta per il film e vinse agli Oscar il premio per la Miglior Canzone.

Alan Menken e Stephen Schwartz

Inizialmente, anche una canzone d’amore tra John Smith e Pocahontas, intitolata ‘If I never Knew you’, era stata inserita nel film. Ma, durante uno screening test si era deciso di eliminarla perché rallentava troppo lo sviluppo della storia. La colonna sonora raggiunse la vetta della classifica Billboard 200 e vinse tre dischi di platino.

Con la sua uscita nelle sale (nel 400° anniversario della nascita della vera Pocahontas) incassò 29,5 milioni di dollari nel suo primo fine settimana con Batman Forever al secondo posto, sebbene il film fosse trasmesso in sole 6 sale in tutto il Nord America.

Nonostante le critiche discordanti, Pocahontas ha rappresentato per la Disney, 25 anni fa come oggi, il desiderio di creare una principessa diversa, non bianca, che diventasse un’icona di libertà e pace tra popoli.

Scena finale del film Pocahontas

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Author: Maria Castaldo

Maria nasce a Napoli nel 1993. Appassionata di libri e cinema fin da bambina, si laurea in Lettere Classiche e Filologia Classica alla Federico II di Napoli e inizia un Master in Critica Giornalistica. Ama scrivere, leggere e guardare film e serie tv e ha trovato il modo di unire le sue passioni con il giornalismo culturale.