Vangelo e Meditazione della III Domenica di Quaresima – Anno B

Vangelo e Meditazione della III Domenica di Quaresima – Anno B
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Durata della lettura: 3 Minuti

Vangelo e Meditazione della III Domenica di Quaresima – Anno B a cura di Don Giacomo Equestre.

Post in breve

Dal Vangelo secondo Giovanni 2, 13-25

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.

Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.

Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».

I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».

Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».

Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».

Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».

Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome.

Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo.

Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

Parola del Signore

Meditazione

Gesù nell’episodio del Vangelo di Giovanni entra nel Tempio di Gerusalemme che era stato costruito per essere la dimora di Dio sulla terra ed era segno della sua presenza nella storia umana.

Il Tempio era sacro perché pieno di Dio.

Ma con il tempo era stato trasformato in un luogo di scambi economici per esigenze del culto, che prevedeva offerte e compravendite.

La casa di Dio era stata trasformata in casa del denaro e della religione di facciata. Anche se rimaneva un luogo magnifico dal punto di vista architettonico, per Gesù era diventato irriconoscibile.

Il gesto forte e provocatorio di Gesù di cacciare tutto quello che deturpava il Tempio, è in realtà un gesto simbolico che vuole andare oltre il Tempio stesso.

A Gesù sta a cuore il luogo dove Dio abita e dove si può incontrare. Ovviamente non sta pensando ad un edificio, come era nella religione ebraica del suo tempo e nelle religioni pagane.

Il Maestro sta pensando proprio all’uomo, all’umanità. Gesù come uomo mostra che Dio abita proprio nell’essere umano.

È l’uomo, ogni uomo, il vero tempio sacro di Dio, a cominciare da lui stesso.

Gesù che si arrabbia vedendo il luogo simbolo di Dio trattato come mercato, anche oggi da questa stessa pagina del vangelo ci urla la sua rabbia nel vedere come trattiamo male la casa del Padre, cioè l’uomo.

Se anche a noi come per il Maestro, sta a cuore la sacralità di Dio, non possiamo che prendere posizione sulla distruzione dell’uomo, sulla violenza verso i più piccoli, sulla profanazione dell’umanità ad opera di guerre causate da interessi economici e di potere.

Gesù parla anche di resurrezione dopo la distruzione.

È un messaggio di speranza che dobbiamo cogliere.

L’ultima parola alla fine comunque sarà la resurrezione e la vita.

Quindi non dobbiamo rassegnarci …  se crediamo veramente nel vangelo, allora sappiamo che alla fine di tutto c’è la vittoria di Cristo sulla morte.

Questo motiva ancora di più il nostro zelo per difendere e amare la vera casa di Dio: l’essere umano.

Il grande Tempio di Gerusalemme è scomparso da secoli e di questo luogo non rimangono che una spianata e poche pietre nelle fondamenta.

Ma Dio non abita li.

Dio continua ad abitare nell’uomo, nel povero, nell’ammalato, nell’indifeso.

Questo tempio continua a rimanere e siamo chiamati con Gesù a prendercene cura.

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Foto: Ambito veronese sec. XVIII, Gesù Cristo caccia i mercanti dal tempio

vedi scheda

Author: Don Giacomo Equestre