O’ Panar, antica usanza napoletana

Il paniere, a Napoli è chiamato in dialetto ‘o panar
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Il paniere, a Napoli è chiamato in dialetto ‘o panar, una straordinaria invenzione, molto usata in città, che non può mancare in famiglia.  

Della famiglia è quello più giovane, quello che non invecchia mai, che sale e scende per le scale con le borse della spesa e senza affanno.

Molti palazzi a Napoli sono privi di ascensore, e questo complica la vita quotidiana a molti di noi, ancora di più alle persone anziane che abitano nei piani alti.

La pratica più comune è abbassare il paniere giù dai balconi per tante persone che non ce la fanno a scendere e salire le scale per fare  “nu poco e spesa”.

Tutto il giorno fanno su e giù, pane, pasta, latte, sigarette senza mai stancarsi. 

Post in breve

I colori del panaro

Esistono di vari colori, rossi, gialli, arancioni ma quello più usato a Napoli è quello azzurro, come il colore della squadra del Napoli.

Le forme

Può essere di forma tonda o di altra forma, di plastica o di legno intrecciato con un manico ricurvo, dove viene legata una cordicella robusta, in pratica funge così da piccolo montacarichi.

Qualche cenno storico

La parola deriva dal latino panarum, il cesto dove i romani riponeva il pane, ed in campagna è usato per riporvi frutta e verdura, essendo un contenitore robusto.

A Napoli è anche citato in un detto popolare.

 “avimmo perduto ‘a Filippo e ‘o panaro”

Espressione usata per indicare quelle situazioni, che causa indecisione tra due cose, le si perdono entrambe.

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Author: Salvatore De Rosa

Salvatore De Rosa nasce a Napoli nel 1972, fotografo per passione. Fotografare e viaggiare sono le sue passioni, da questo binomio nascono le sue foto. Ama immortalare gli istanti di vita reale, gli sguardi che incontra per strada, le persone e le scene che si imbattono lungo il suo cammino e che gli trasmettono emozioni forti. Il suo stile? Fotografie spontanee e naturali ma al tempo stesso curate e discrete.. un mix tra stile reportage e creativo, incentrato sul racconto e sulle emozioni. Vanta varie pubblicazioni su riviste specializzate e alcuni premi e menzioni su: VOGUE, Camera Raw, National Geographic e altre riviste fotografiche. Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana.