Gricignano dice NO al Biodigestore Anaerobico

GRICIGNANO DICE NO AL BIODIGESTORE ANAEROBICO!
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GRICIGNANO DICE NO AL BIODIGESTORE ANAEROBICO!

Il comitato invita i cittadini domenica 31 Gennaio alle ore 10.30 in piazza Municipio, ad una raccolta firme per far sentire forte alla Regione è alla politica il proprio dissenso all’impianto progettato da Ambienta Campania.

Forte il manifesto pubblicato dal comitato e le associazioni, dove si invita i cittadini a riflettere sui punti salienti di questa storia.

Un impianto che porta con sè alti rischi per la salute pubblica, un atteggiamento di funzionari regionali non del tutto imparziali, l’ombra di passaggio di mano del compromesso dell’acquisto del terreno dove dovrebbe sorgere l’impianto che ha generato un inspiegabile surplus economico, la già compromessa situazione ambientale del territorio sono i punti su cui il comitato invita a riflettere la popolazione.

Di seguito il manifesto integrale che vi invitiamo a leggere:


“I cittadini chiedono alla Regione e gli enti competenti di non approvare la richiesta di autorizzazione avanzata, con Procedimento Autorizzatorio Regionale Unico, dalla società Ambyenta Campania per la realizzazione di un biodigestore per la produzione di biometano mediante purificazione di biogas, ottenuto dalla digestione anaerobica della FORSU nel comune di Gricignano di Aversa– CUP 8820


INFORMATIVA & RACCOLTA FIRME

Cari concittadini di Gricignano e non, si prospetta l’arrivo di una maestosa tempesta, che trasporta tra le sue braccia particelle pericolose per la nostra pelle, per la nostra salute e per quella dei nostri figli, allora occorre all’unisono, unirci in uno scudo di protesta, contro questa grande minaccia.

Imprenditori privati, vogliono costruire un ulteriore impianto di trattamento dei rifiuti, un Biodigestore anaerobico di dimensioni sproporzionate, che va ad aggiungersi ad altri simili, già presenti sul nostro territorio.

Non è più tempo di stare fermi, ma dobbiamo agire subito!!

Applicando il principio di azione e reazione di fronte a questa nuova sfida, ci siamo riuniti in Comitato, per poter affrontare la tematica, valutando tutti i risvolti del “folle” progetto.

Dopo un’attenta analisi e valutazione della situazione, supportata da professionisti in materia e, dopo aver confrontato la nostra realtà con altre simili, di altri Comuni italiani, è emerso un quadro inquietante.

Da questa constatazione, è nata l’esigenza di informare la cittadinanza sugli enormi rischi che stiamo correndo, eccone alcuni:

Danni certi legati alla tecnologia non adeguata, alla qualità e alla quantità dei rifiuti trattati, al conferimento dei liquami e dei rifiuti di risulta, alle nanoparticelle e alle microparticelle dei fumi dispersi nell’area, al continuo movimento di mezzi su strada per il conferimento, alla ben nota puzza che ci invaderà, alla gestione privatistica e alla non garantita manutenzione, ed inoltre, all’alto rischio di incendi, esplosioni e guasti imprevisti.

Tutti questi sono solo alcuni degli effetti nefasti che tutti noi subiremo. In tutti gli studi emerge chiaro e forte che la digestione anaerobica dei rifiuti è fortemente insalubre ed incide pesantemente sulla qualità dell’ambiente e su tutti gli esseri viventi che vivono in questo territorio, quindi in primis toccherà a noi. In questo noi abbiamo già dato, non per altro siamo ben noti come terra dei fuochi!!

Siamo dei matti se non corriamo ai ripari, svegliamoci!!!

In tutto questo, bisogna sapere che in questa folle corsa, per difendere il nostro territorio, i nostri funzionari regionali, al fine di velocizzare l’iter autorizzativo ci negano la possibilità di esprimere la nostra voce in “un’inchiesta pubblica”.

Affermano, senza vergogna, che la Regione non ha disciplinato l’inchiesta pubblica prevista da una legge del 2006 e che pertanto ad oggi in Campania non si dispone dei necessari indirizzi e criteri utili a stabilire le modalità di svolgimento di tale procedura.

Ci ricordano che la comunità europea sanziona la Campania per ben 120.000€ al giorno per mancata procedura di smaltimento rifiuti e l’assenza d’impianti di smaltimento, ma sorvolano sul fatto che l’impianto progettato non risolve il problema e dimenticano che tale problema è figlio della cattiva gestione dei rifiuti degli ultimi 40 anni, amplificata dall’azione dello smaltimento illecito da parte della criminalità organizzata.

Acclarata incompetenza o vera mala fede?

Sarà forse un caso, che alcuni imprenditori locali si siano associati con speculatori del campo e, con la complicità accecata dalla corsa agli incentivi comunitari, di surplus esagerati sulla compravendita del terreno destinato all’impianto, di un figurato indotto sulla costruzione dello stesso, sia stato scelto Gricignano di Aversa come sede dell’ecomostro?

Ai problemi ambientali, di salute e rischi prima descritti, si aggiungano svantaggi economici che inevitabilmente subiremo.

Assisteremo allo svuotamento della zona industriale che offre tante opportunità di sano lavoro, infatti le industrie devono mantenere standard di qualità ambientali e devono garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.

Registreremo abbattimento di affitti e dei valori degli immobili, chi è quel pazzo che viene a comprare o fittarsi casa a Gricignano con un ecomostro a due passi?

Assisteremo ad una drastica riduzione della vendita al dettaglio e ad una conseguente chiusura di locali commerciali e ricreativi, in particolare, la chiusura della cittadella degli americani andrebbe ad annullare tutto l’indotto ad essa legato, e su cui contano molti gricignanesi.

Chiediamo che, gli incentivi destinati al nostro territorio siano finalizzati a migliorare la qualità della nostra vita e a potenziare le relazioni sociali, tipo scuole pubbliche “all’avanguardia”, trasporto locale “efficiente”, ville comunali “decenti”, piste ciclabili, strutture sportive, ecc.

Reclamiamo investimenti privati da parte di imprenditori lungimiranti e onesti, che possano impiantare e gestire aziende sul nostro territorio, generatrici di ricchezza reale e lavoro onesto.

Sogniamo imprenditori locali che investano in teatri, sale cinematografiche, campi da calcio, da tennis, da basket, che creino associazioni sportive e polisportive e gestiscano le infrastrutture pubbliche abbandonate.

Cari concittadini, ancora oggi come ieri, non si intravede una luce in fondo al tunnel, dobbiamo tutti unirci per tutelare noi stessi e il nostro territorio e, permettere di fornire al contesto urbano in cui viviamo, quel tessuto sociale in cui la tutela del diritto alla salute sia riconosciuto come diritto primario.

Altre strade per lo smaltimento corretto dei rifiuti sono applicabili, migliori progetti infrastrutturali possono ottemperare correttamente alla legge regionale 14/2016, ma non questo insano Biodigestore Anaerobico.

Non fatevi ingannare da voci false messe in campo dagli stessi imprenditori coinvolti nell’affare, che promettono ricchezza e posti di lavoro che potrebbero scaturire dalla costruzione e dalla gestione dell’impianto, arriverà solo inquinamento, degrado e……..MORTE !!!

Con la consapevolezza che per affrontare il problema dei rifiuti, non servono le centrali a biogas da rifiuti organici (Forsu), ma un corretto piano di gestione del ciclo dei rifiuti che rispetti in modo rigoroso l’ordine gerarchico degli interventi previsti dalla Comunità Europea: riduzione, riuso, riciclo.

Chiediamo che la richiesta di autorizzazione avanzata, con Procedimento Autorizzatorio Regionale Unico, dalla società Ambyenta Campania Srl per la realizzazione di un biodigestore per la produzione di biometano mediante purificazione di biogas ottenuto dalla digestione anaerobica della FORSU nel comune di Gricignano di Aversa– CUP 8820 SIA NEGATA.

Si chiede pertanto, a tutti i cittadini di Gricignano e a quelli dei Comuni vicini, di unirsi alla nostra protesta, alla nostra lotta, per contrastare un’assurda, quanto inutile scelta progettuale suicida.

Vi invitiamo tutti pertanto a firmare questa la lettera che poi invieremo a chi ci governa, per far sentire forte la nostra voce.

Vi aspettiamo in piazza Municipio a Gricignano di Aversa

domenica 31 gennaio dalle 10:30

Svegliamoci il BIOMOSTRO SI AVVICINA!!!- Continua la protesta a Gricignano

Author: Salvatore De Rosa

Salvatore De Rosa nasce a Napoli nel 1972, fotografo per passione. Fotografare e viaggiare sono le sue passioni, da questo binomio nascono le sue foto. Ama immortalare gli istanti di vita reale, gli sguardi che incontra per strada, le persone e le scene che si imbattono lungo il suo cammino e che gli trasmettono emozioni forti. Il suo stile? Fotografie spontanee e naturali ma al tempo stesso curate e discrete.. un mix tra stile reportage e creativo, incentrato sul racconto e sulle emozioni. Vanta varie pubblicazioni su riviste specializzate e alcuni premi e menzioni su: VOGUE, Camera Raw, National Geographic e altre riviste fotografiche. Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana.