La ex Olivetti con vista sul golfo di Pozzuoli, edificio storico

La fabbrica ex Olivetti a Pozzuoli oggi Comprensorio Olivetti
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La ex Olivetti con vista sul golfo di Pozzuoli, edificio storico, la fabbrica con la vista mare più bella del mondo  “Di fronte al golfo più singolare del mondo, questa fabbrica si è elevata in rispetto della bellezza dei luoghi e affinché la bellezza fosse di conforto nel lavoro di ogni giorno”.

Questa la frase di Adriano Olivetti l’imprenditore che inaugurò nell’aprile del 1955 la fabbrica di Pozzuoli.

Con rispetto del paesaggio che la circonda è ancora oggi un’architettura industriale unica al mondo nel suo genere.

La fabbrica ex Olivetti a Pozzuoli oggi Comprensorio Olivetti
Tramonto dalla ex fabbrica Olivetti a Pozzuoli oggi Comprensorio Olivetti – Vista Capri

Il quartiere generale dell’azienda Olivetti era in Piemonte ad Ivrea, la sede storica è stata riconosciuta patrimonio dell’Unesco.

Negli anni 50 i prodotti targati Olivetti riscontrarono un enorme successo, per cui si andò incontro ad un’inesorabile espansione della sede produttiva.

Con grande coraggio imprenditoriale, Olivetti scelse di investire al Sud e di realizzare altri siti produttivi.

Nel 1953 la scelta di Adriano Olivetti, cadde su Pozzuoli, davanti al suo magnifico golfo e fece costruire la fabbrica di macchine calcolatrici con la vista mare più bella del mondo.

La fabbrica ex Olivetti a Pozzuoli oggi Comprensorio Olivetti
Tramonto dalla ex fabbrica Olivetti a Pozzuoli oggi Comprensorio Olivetti

La sua motivazione non fu dettata dagli sgravi fiscali o di altri incentivi pubblici ma quelle di uno sviluppo economico e sociale che negli anni ‘50 cerca di promuovere nel Sud Italia, per creare e dare lavoro, con stipendi al di sopra le media nazionale, oltre all’ assistenza alle famiglie dei dipendenti.

Per la realizzazione del progetto, fu incaricato l’architetto napoletano Luigi Cosenza e dopo solo due anni, nell’aprile del 1955, fu inaugurata la sede con un discorso, divenuto storico, di Adriano Olivetti.

Un po’di dati

30.000 metri quadrati di superficie a 15 KM da Napoli, posizionata in una zona che domina il golfo di Napoli alla sua apertura ospitava 1.300 tra operai e impiegati.

Lo stabilimento ideato per incrementare le assunzioni al sud.

Inizialmente i primi oggetti costruiti furono calcolatrici e macchine per scrivere.

Una struttura perfettamente integrata nel paesaggio, con una grande attenzione sugli interni e dello spazio esterno.

Edificato per sfruttare e convogliare più luce naturale possibile in modo che i lavoratori trovassero un’atmosfera bella e solare.

Adriano Olivetti oltre alla fabbrica, pensò di ideare un quartiere residenziale non lontano dal luogo di lavoro per i suoi dipendenti e ancora una volta fu incaricato l’architetto Luigi Cosenza per progettarlo.

Inoltre, nella zona vulcanica del Fusaro, furono costruiti alloggi con una serie di servizi: colonia marina, asilo, scuola elementare, cinema-teatro, chiesa, negozi e locali per l’assistenza sociale e sanitaria.

“I luoghi del lavoro devono integrarsi, per qualità e per vicinanza territoriale, con i luoghi dell’abitare” (Adriano Olivetti).

Lo stabilimento di Pozzuoli, chiamato anche Comprensorio Olivetti, a cominciare da fine anni ’80 ha cambiato destinazione d’uso, da fabbrica ad attività di ufficio.

La fabbrica ex Olivetti a Pozzuoli oggi Comprensorio Olivetti
La fabbrica ex Olivetti a Pozzuoli oggi Comprensorio Olivetti

A partire dal suo centro di ricerca e sviluppo, oggi ospita i laboratori del CNR Area di Ricerna Napoli3, TIGEM di Telethon, i quartieri generali del sud delle compagnie telefoniche WindTre e Vodafone oltre a tante altre piccole aziende del comparto telecomunicazioni.

Adesso non vi resta che godervi qualche scatto fotografico dal Comprensorio Olivetti.

Le foto sono state scattate da Salvatore De Rosa, clicca qui e visita il sito

Author: Salvatore De Rosa

Salvatore De Rosa nasce a Napoli nel 1972, fotografo per passione. Fotografare e viaggiare sono le sue passioni, da questo binomio nascono le sue foto. Ama immortalare gli istanti di vita reale, gli sguardi che incontra per strada, le persone e le scene che si imbattono lungo il suo cammino e che gli trasmettono emozioni forti. Il suo stile? Fotografie spontanee e naturali ma al tempo stesso curate e discrete.. un mix tra stile reportage e creativo, incentrato sul racconto e sulle emozioni. Vanta varie pubblicazioni su riviste specializzate e alcuni premi e menzioni su: VOGUE, Camera Raw, National Geographic e altre riviste fotografiche. Dal Luglio 2021 è Giornalista Pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana.