Vangelo e Meditazione della III Domenica del Tempo Ordinario Anno C

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Durata della lettura: 2 Minuti

Vangelo e Meditazione della III Domenica del Tempo Ordinario Anno C a cura di Don Giacomo Equestre.

Post in breve

Vangelo secondo Luca 1,1-4;4,14-21

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.

In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere.

Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore».

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Parola del Signore

Meditazione

Luca ha a cuore la sua serietà di storico, ci tiene a confermare la fede in cui è rimasto coinvolto: non sono favole quelle in cui ha creduto.

Viviamo brutti tempi: il Vangelo è e resta uno splendido esempio di libro religioso, Gesù è una figura ammirevole, ma tutto si confonde: morale, favola, dottrina… Luca scuoterebbe la testa, invitandoci a prendere più sul serio la nostra fede, a dedicare del tempo alla nostra preparazione, a renderci conto che la fede va nutrita, informata, capita, indagata.

E invece no: le quattro nozioni imparate al catechismo sono, spesso, l’unico approccio al cristianesimo che abbiamo conosciuto.

Siamo seri: il problema è la nostra pigrizia, la nostra superficialità: non ci importa della nostra interiorità, non investiamo perché in fondo non ci crediamo.

Smettiamola di giocare a fare gli atei, non nascondiamo la nostra mediocrità dietro una pretesa culturale poco seria e documentata, portiamo rispetto per coloro che, davvero, hanno cercato e studiato e indagato.

Mondo impigrito, il nostro, che demanda a pochi l’analisi e la ricerca intorno alla nostra felicità per poi farci ripetere a memoria un riassunto delle conclusioni masticate dai tuttologi di turno!

Vuoi veramente cercare la fede? Indaga. Cerchi davvero Dio? Informati

Vuoi davvero dare senso alla tua vita?

Fidati. Sì perché – ci ricorda Luca – la fede nasce dalla testimonianza di chi ha visto e creduto.

Vangelo e Meditazione di Don Giacomo Equestre

Foto: Galli L. (1987), Gesù nella sinagoga. Vedi scheda

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Scriviamo per imparare, ricordare, esprimere, raccontare, informare

Author: Don Giacomo Equestre